Francesco: «In questo tempo di guerra mondiale, pregare per la pace»

L’invito al termine dell’udienza generale. «Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele. Il Myanmar e i tanti Paesi in guerra», l’elenco. L’appello per le vocazioni

Ormai è quasi una consuetudine. Anche questa mattina, 22 maggio, l’udienza generale si è conclusa con un appello a braccio, nei saluti ai fedeli di lingua italiana: «Preghiamo per la pace. Abbiamo bisogno di pace. Il mondo è in guerra». Parole, quelle del Papa, che contengono tutta la sua sollecitudine di pastore della Chiesa universale. «Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, che sta soffrendo tanto. Non dimentichiamo la Palestina, non dimentichiamo Israele: che si fermi questa guerra! Non dimentichiamo il Myanmar e non dimentichiamo i tanti Paesi in guerra», l’elenco.  Di qui l’invito: «Ci vuole pregare per la pace, in questo tempo di guerra mondiale».

Da ultimo, un richiamo sul tema delle vocazioni, suscitato dalla presenza di alcune giovani suore. «Vedo queste notizie e mi domando: quante sono italiane? Poche!», ha esclamato, sempre a braccio, Francesco, salutando, sempre nei saluti ai fedeli di lingua italiana, le novizie partecipanti al corso promosso dall’Unione superiore maggiori d’Italia (Usmi). «C’è scarsità di vocazioni in Italia – ha proseguito, ancora fuori testo -. Pensiamo e preghiamo per le vocazioni, per la vita consacrata».

22 maggio 2024