I militari italiani lasciano l’Afghanistan

La bandiera ammainata nell’hangar dell’aeroporto di Herat, dopo 20 anni di presenza. L’arcivescovo Marcianò: «Gratitudine a soldati e cappellani»

È stata ammainata ieri, 8 giugno, la bandiera italiana nell’hangar dell’aeroporto di Herat, in Afghanistan. Presenti il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e le più alte cariche militari. Si è conclusa così, dopo 20 anni, la missione italiana nel Paese, nella quale sono caduti 53 soldati italiani mentre altri 700 sono rimasti feriti. Al loro ricordo è stato dedicato un minuto di silenzio.

«Nel pensare al ritiro dei militari italiani dalla missione in Afghanistan, da pastore, sento di manifestare loro una profonda gratitudine – commenta l’arcivescovo Santo Marcianò,  Ordinario militare per l’Italia -. Lo stile di competenza, correttezza e cura dell’umano che caratterizza i militari italiani è apprezzato ovunque e contribuisce incisivamente a creare un clima di rispetto e di pace, anche nelle relazioni con le autorità del luogo e con militari di altre nazionalità».

Oltre al ricordo e alla preghiera per i soldati deceduti nella missione, dal presule arriva anche un grazie ai cappellani militari, che «si prendono cura in modo globale delle comunità, ne condividono, nel quotidiano, le situazioni di difficoltà o di paura, l’incertezza e la delicatezza delle scelte, i momenti più sereni di fraternità. Rimangono accanto ai militari in situazioni drammatiche, quali attentati o incidenti, facendosi carico del dolore e dei problemi delle loro famiglie».

Nella base italiana intanto continua il lavoro di smobilitazione. Molto del materiale logistico, infatti, è destinato a rientrare in Italia mentre le strutture realizzate in questi 20 anni resteranno alle autorità afghane. Dovrebbero concludersi a breve invece le operazioni di rimpatrio degli uomini – all’inizio dell’anno erano 800 -, in anticipo rispetto alla data simbolica dell’11 settembre annunciata dal presidente Joe Biden e confermata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

9 giugno 2021