I vescovi del Brasile: la difesa del nascituro, «impegno preso in campagna elettorale»
La Conferenza episcopale esprime «disapprovazione» per l’ordinanza del governo destinata a rendere più flessibile l’aborto, pubblicata il 13 gennaio
Diffusa il 18 gennaio dalla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) una nota in cui si esprime «disapprovazione» per qualsiasi iniziativa che segnali di rendere più flessibile l’aborto. Il riferimento è alle ultime misure del ministero della Salute, contenute nell’ordinanza del governo pubblicata il 13 gennaio. Per i presuli, «le ultime misure, come il disimpegno del Brasile dalla Convenzione di Ginevra e la revoca dell’ordinanza che determina la comunicazione dell’aborto per stupro alle autorità di polizia, devono essere chiarite dal governo federale, considerando che la difesa del nascituro era un impegno preso in campagna elettorale».
Nel documento, la Cnbb ribadisce che «il momento richiede saggezza ed equilibrio per l’effettiva ricerca della pace, e rafforza la necessità di ricordare che ogni attentato alla vita è anche un’aggressione allo Stato democratico di diritto e configura un attacco alla dignità e al benessere sociale». Il presidente della Commissione episcopale per la vita e la famiglia della Cnbb, dom Ricardo Hoepers, vescovo di Rio Grande, ha a sua volta ringraziato la Presidenza dell’organismo ecclesiale per la nota, sottolineando contemporaneamente l’importanza della promozione e della cura integrale della madre e del bambino. «Come Commissione episcopale per la vita e la famiglia, vogliamo innanzitutto ringraziare la presidenza della Cnbb per la nota emessa, in cui si difende con forza la vita umana dal concepimento alla sua fine naturale», le parole del presule.
20 gennaio 2023