Il Centro agroalimentare di Roma contro gli sprechi

Il 29 settembre la Giornata internazionale. Nei mesi del lockdown recuperate dal Car 2 milioni di porzioni di cibo, distribuite ai circuiti solidali

Il Centro agroalimentare di Roma (Car) ribadisce il suo impegno contro gli sprechi alimentari. L’occasione è la Giornata internazionale di contrasto al fenomeno, che si celebra oggi, 29 settembre. Solo nei mesi del lockdown, ricordano dal Car, vale a dire da marzo a maggio, sono state recuperate 2 milioni di porzioni di cibo che sono poi state rimesse nel circuito solidale di Roma e provincia, segnando un incremento del +14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Recuperate e raccolte quindi oltre 400 tonnellate di frutta, verdura e pesce fresco, arrivati anche attraverso donazioni, che sono stati poi distribuiti a oltre 41mila nuclei familiari, grazie al supporto delle realtà romane impegnate in ambito sociale.

Su tutte, la Caritas diocesana, la Comunità di Sant’Egidio, le Acli provinciali di Roma, il Banco Alimentare, l’associazione Isola solidale e Medicina solidale. Dalla collaborazione con queste realtà è nato, nel giugno scorso, il “Tavolo delle buone pratiche”, grazie al quale, attraverso la piattaforma “BitGood”, è stata messa a sistema tutta la gestione delle eccedenze alimentari, ortofrutticole e ittiche del Car, che poi vengono immesse nei circuiti solidali di Roma e della provincia.

Accanto a questo impegno, è attivo presso il Mercato ortofrutticolo del Centro agroalimentare romano anche il laboratorio “Papa Francesco”, per la trasformazione della frutta e della verdura recuperate, gestito da ex detenuti ospiti presso l’Isola solidale grazie a 4 borse di lavoro messe a disposizione da Roma Capitale. I prodotti del laboratorio vengono anch’essi in parte ridistribuiti ai circuiti solidali della città. Un’idea, quella del laboratorio, nata dal progetto “Frutta che frutta non spreca”, promosso da Italmercati e finanziato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. L’obiettivo: ridurre gli sprechi attraverso il riutilizzo delle eccedenze ortofrutticole, grazie alla successiva creazione di un laboratorio di trasformazione e confezionamento.

Nelle parole del direttore generale del Car Fabio Massimo Pallottini, «i mercati all’ingrosso come appunto il Centro agroalimentare di Roma sono luoghi in cui ogni anno, in tutta Italia, vengono commercializzati 35 milioni di quintali di prodotto fresco e freschissimo, perciò è importante che vengano considerati quando si parla di contrasto allo spreco e ridistribuzione delle eccedenze. Come Car – prosegue – abbiamo messo in piedi diverse attività da questo punto di vista, che stanno dando risultati importanti, ma ancora di più si può fare». Ad esempio, prevedendo interventi che possano permettere «la creazione di isole di stoccaggio e di raccolta adeguatamente coibentate al fine di dare vita ad una unica logistica centralizzata». Sul tema del contrasto agli sprechi la sensibilità, assicura Pallottini, «è sempre maggiore, ed è quindi bene che si faccia tutto il possibile per ottenere risultati sempre migliori».

Per Valter Giammaria, presidente del Car, «il cibo è un bene primario per ogni essere umano e per questo l’obiettivo di tutti gli attori di questo settore deve essere quello di avvicinarci il più possibile allo spreco zero. Sono stati fatti importanti passi in avanti – aggiunge – ma bisogna ancora continuare a lavorare tutti insieme». Anche accendendo i riflettori sul tema, come avviene in occasione della Giornata del 29 settembre.

29 settembre 2020