L’Azione cattolica, «progetto, dono e vocazione»

Celebrata la XVII assemblea diocesana, che ha eletto il nuovo Consiglio. La presidente uscente Calabria: «Presentare ai sacerdoti un’associazione che testimonia la corresponsabilità laicale»

Una proposta rinnovata, attenta ai segni dei tempi e basata sulla missione, sulla formazione, sul sacrificio e sulla preghiera. È quella contenuta nel documento assembleare dell’Azione cattolica di Roma approvato ieri, domenica 16 febbraio, dalla XVII assemblea che si è conclusa nella Sala Tiberiade del Seminario Maggiore con l’elezione del Consiglio diocesano. Filo conduttore della due giorni il tema “Educare alla speranza. Per le strade di Roma come artigiani di fraternità e di solidarietà”. Per il prossimo triennio l’associazione si impegna ad essere coinvolta nella missione apostolica della Chiesa di Roma, a sostenere nel servizio e accompagnare le persone nella crescita di una matura coscienza umana e cristiana, ad essere scuola di santità dove imparare a donare la vita agli altri avendo sempre come pilastro la preghiera personale e comunitaria.

I lavori, moderati dal vaticanista Rai Enzo Romeo, si sono aperti sabato 15 con il saluto della presidente Rosa Calabria che dopo sei anni ha concluso il suo mandato diocesano. Nel suo discorso ha invitato l’Ac a tornare a essere un’associazione che «fa crescere i laici», all’interno di una «visione globale della Chiesa», a collaborare con tutte le realtà territoriali e a essere ben radicati nelle parrocchie, dove si rischia «di essere ritenuti superflui» se si è apprezzati per le sole cose che si fanno. Necessario, quindi, presentare ai sacerdoti «un’associazione che testimonia la corresponsabilità laicale che sa ragionare, proporre, inventare – ha detto – e sa evitare atteggiamenti solo esecutivi o quelli peggiori di contestazione, rivendicazione, divisione». Non è più tempo di «barattare» l’identità associativa ma di motivare con chiarezza il progetto, il dono e la vocazione che è l’Ac.

azione cattolica roma, assemblea diocesana, 15-16 febbraio 2020Un dono da condividere con altre associazioni territoriali, ha rimarcato il vescovo Paolo Selvadagi, già assistente ecclesiale dell’Ac diocesana. A Roma «c’è una macchina del bene spaventosamente ricca e varia», ha affermato, incitando l’associazione a «fare più attenzione a queste realtà» con le quali può nascere una proficua alleanza. La maggior parte «sono cattoliche, ispirate dal Vangelo e lavorano nel nascondimento – ha proseguito -. Per metterci seriamente in ascolto del “grido della città” non dobbiamo sentirci superiori a nessuno e non dobbiamo badare solo all’interesse personale ma tessere relazioni personali». Sia il presule che la presidente uscente si sono soffermati sulla necessità di una nuova e proficua evangelizzazione. Se per il primo questa non «è un optional», per Calabria l’Azione cattolica è chiamata «a essere segno e strumento di comunione e di partecipazione, a essere presenza visibile e incisiva».

Durante i lavori assembleari è stata data voce anche alle richieste degli acierrini, i bambini e i ragazzi dell’associazione, i quali hanno presentato un documento programmatico con cinque proposte chiedendo di allegarlo ai testi dell’assemblea e al documento definitivo. I piccoli dell’Acr chiedono maggiore socialità, gioco, attività, attenzione ai bisogni dei più poveri, apertura ai coetanei con disabilità, attenzione alla città e accompagnamento nel cammino di fede.

Offrire nuove speranze ai giovani, trasmettere loro la gioia del Vangelo a partire dai più piccoli, invocare una buona politica che metta al centro i bisogni delle persone: questi alcuni dei temi affrontati durante il dibattito “…Abitare con speranza il nostro tempo”, che ha visto confrontarsi Giuseppe Notarstefano, vice presidente del settore adulti dell’Azione cattolica nazionale, Vincenzo Danieli, delegato Ac del Lazio, la presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì, Barbara Barbuscia, presidente Unione territoriale Mcl Roma-Viterbo-Rieti, e Anna Maria Maffì, coordinatrice del Centro studi pastorale del Cor.

17 febbraio 2020