Migranti, Link 2007: «Commozione e dignità, Crotone esempio per tutti»

14 ong dopo l’omaggio di Mattarella alle 68 vittime del naufragio del 26 febbraio: «Vogliamo ricordare l’immagine di amore che la città ha saputo esprimere»

«Oggi vogliamo ricordare l’immagine di amore, commozione e dignità che Crotone ha saputo esprimere con i tanti fiori portati quotidianamente al Palasport e quelli adagiati su ogni bara, i pupazzi davanti a quelle bianche dei bambini. Dignità che deve rimanere per tutti di esempio». Lo scrive in una nota Link 2007, associazione di coordinamento consortile che raggruppa 14 ong italiane, commentando la visita del presidente Sergio Mattarella nella città calabrese, ieri, 2 marzo, per rendere omaggio alle 68 vittime del naufragio di domenica scorsa, 26 febbraio, lungo la costa calabrese. A poche decine di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro. «Molti i bambini, le mamme, i padri, i giovani in fuga da gravi situazioni di pericolo in Afghanistan, Iraq, Iran, Somalia, Siria e in cerca di protezione nella speranza di migliori condizioni di vita», rimarcano dal coordinamento delle ong.

Nella nota si sottolinea la presenza del capo dello Stato all’ospedale San Giovanni di Dio, dove sono ricoverati in 15, superstiti del naufragio, ma anche «il suo incontro con i bambini sopravvissuti alla tragedia donando loro giocattoli, il raccoglimento davanti alle bare adagiate nel Palazzetto dello sport, l’ascolto dei parenti delle vittime, il ringraziamento al personale sanitario, ai sindaci di Crotone e Cutro e alle comunità che hanno accolto i naufraghi e che chiedono ora “giustizia e verità”». Tutti gesti che «riconciliano i cittadini con le istituzioni repubblicane», commentano. Ora la palla passa agli inquirenti: «L’indagine giudiziaria avrà il suo corso per accertare le responsabilità e rispondere all’esigenza di “giustizia e verità” manifestata dalla cittadinanza crotonese anche a nome di tanti italiani rimasti scioccati dall’evitabile naufragio», si legge ancora nel testo.

Da Link 2007 ricordano anche le parole pronunciate dal presidente Mattarella subito dopo il naufragio. «Questa tragedia non deve lasciare indifferenti», aveva detto, sollecitando «un forte impegno della comunità internazionale per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico» e l’urgenza che «l’Ue assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive». Parole, quelle del capo dello Stato, che «facciamo nostre – afferma il presidente di Link 2007 Roberto Ridolfi -. Nel nostro impegno di ong di solidarietà e cooperazione internazionale, che ci accomuna a tante altre realtà che agiscono concretamente e direttamente sia in Italia che nei Paesi da emigrazione e di fuga, ci adopereremo perché esse possano trovare attuazione», assicura. La consapevolezza è che «la mobilità umana – aggiunge -, non potrà essere fermata, come dimostrano secoli di storia, compresa quella italiana». Anche per questo, «il rinnovato annuncio di piani di sviluppo per i Paesi più poveri, innanzitutto per ragioni di equità e giustizia, è certamente un segnale incoraggiante. Sperando – conclude Ridolfi –  che non rimanga ancora una volta un insieme di parole al vento. Ricordando che la serietà, l’affidabilità e la coerenza rimangono fondamentali per potere nutrire il nostro sistema democratico».

3 marzo 2023