Migrazioni, il documento firmato da Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta

Il testo disponibile online sul sito del ministero dell’Interno. Meccanismo obbligatorio per la ripartizione delle richieste di asilo

Una proposta politica «in vista dell’imminente elaborazione di una nuova strategia comune e solidale sull’immigrazione e l’asilo». Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese aveva definito così, nei giorni scorsi, il documento presentato alla Commissione europea da cinque Paesi Ue dell’area del Mediterraneo – Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta -, evidenziano le peculiarità del documento in vista dei prossimi negoziati per la definizione di una nuova strategia migratoria dell’Unione europea. «È un passo importante tra l’altro – aveva detto la titolare del Viminale – per il riconoscimento, della specificità delle frontiere marittime esterne dell’Unione e dell’obbligatorietà delle procedure di ricollocamento dei migranti tra i partner della Ue».

Il testo – disponibile ora online sul sito del ministero dell’Interno – prevede nove punti da valorizzare nell’ambito dell’agenda dell’Ue: il riconoscimento della specificità della gestione delle frontiere marittime; la ricollocazione obbligatoria tra tutti gli Stati membri dei migranti che sbarcano a seguito di operazioni Sar; l’adozione di un sistema comune europeo per i rimpatri. Ancora, l’individuazione di Linee guida per l’attività di ricerca e soccorso in mare da parte delle imbarcazioni private; il superamento del criterio della responsabilità del Paese di primo ingresso stabilito dal regolamento di Dublino; l’introduzione di un meccanismo obbligatorio e automatico per la ridistribuzione pro quota delle richieste di asilo; l’adozione di un sistema di asilo che tuteli i diritti ma che consenta, allo stesso tempo, di prevenire gli abusi. Da ultimo, il documento prevede anche la previsione a carico del Paese di primo ingresso soltanto delle procedure di pre-screening per i necessari accertamenti sanitari e di sicurezza; il rafforzamento delle politiche di collaborazione con i Paesi terzi, in particolare con quelli del Nord Africa e del Medio Oriente.

10 giugno 2020