Misure per il futuro? Efficaci e sostenibili
La pandemia da Covid-19 rischia di trasformarsi in una crisi economica e sociale senza precedenti. L’obiettivo: tenere insieme salute ed economia
La pandemia originata dal Covid–19 è iniziata come emergenza sanitaria e ora rischia di trasformarsi in una crisi economica e sociale senza precedenti. La prima fase è stata quella di un blocco il più ampio possibile delle attività e degli spostamenti, per non mandare al collasso i vari sistemi sanitari e per permettere di curare le persone. In attesa di cure efficaci o vaccini, adesso si presenta davanti al mondo una lunga fase di convivenza con il virus, dove l’obiettivo è tenere insieme salute ed economia.
È una fase delicatissima in cui è importante rendersi conto che si è tutti nell’incertezza di poter rimanere senza lavoro, senza protezioni, sul lastrico, da un momento all’altro. Quella che si profila all’orizzonte, infatti, è al tempo stesso una crisi dalla parte della domanda, ma anche dell’offerta. Da una parte, cioè, le persone (in quanto consumatori) domandano meno beni e servizi. Pensiamo ad alcuni settori, come i viaggi, il turismo, la ristorazione, tutto ciò che è legato ad eventi sociali, ma anche tanto altro. Questo genera difficoltà nelle imprese che hanno dipendenti da pagare, costi fissi per il funzionamento, ecc. Al tempo stesso, però, le imprese che sono costrette a fermarsi soffrono allo stesso modo. Pensiamo ad una famiglia in cui due persone sono entrambe impiegate in settori considerati non essenziali, e magari lavoratori autonomi: non hanno entrate, e hanno comunque dei costi da sostenere. E coloro i quali prima dell’emergenza avevano fatto investimenti? Mutui da pagare, debiti nei confronti delle banche: ciò che in tempi normali è sostenibile, quando le ruote dell’economia si fermano diventa un fardello troppo pesante da portare.
In secondo luogo, l’andamento dell’economia, delle imprese, della finanza, dipende dalla fiducia che gli operatori hanno nel futuro. Se c’è incertezza si evita di investire e di svilupparsi, ci si concentra sul presente, creando dei meccanismi di recessione che si autorinforzano. Per evitare il peggio, e per non entrare in una lunga recessione, sono richiesti massicci interventi pubblici di sostegno alle persone e all’economia. Le misure di emergenza sono state già messe in atto da molti Stati. A queste devono però seguire investimenti per la ripresa economica. Sono misure in cui mettiamo in gioco il futuro che vogliamo costruire. Misure per tornare alla normalità, oppure misure per modellare il futuro in modo più sostenibile, giusto e rispettoso della terra? Perché siano efficaci, esse devono produrre impatti veloci sull’economia e devono avere effetti moltiplicativi per mettere in moto la ripresa. Ma è anche necessario che vadano nella giusta direzione, come quella di mitigare i cambiamenti climatici e i livelli di disuguaglianze che hanno raggiunto livelli insostenibili.
Alcuni studi recenti hanno mostrato che ce ne sono di efficaci, che permettono di realizzare entrambi gli obiettivi. Per esempio: investimenti in infrastrutture digitali e in energia pulita, in ricerca e sviluppo e in educazione, così come nella formazione continua dei lavoratori in modo che abbiano le competenze oggi maggiormente richieste. Sapremo scegliere la giusta direzione?
19 maggio 2020