Ucraina: in mille giorni di guerra uccisi o feriti oltre 2.400 bambini

I numeri diffusi da Unicef: oltre alle vittime, milioni di piccoli «continuano ad avere vite sconvolte dagli attacchi in corso». Russell: «Il mondo non può rimanere in silenzio»

In mille giorni di guerra, almeno 2.406 bambini sono stati uccisi o feriti in Ucraina. A diffondere le ultime notizie – dopo averle verificate – è Unicef, che parla dei 659 bambini uccisi e 1.747 feriti – ovvero almeno 16 bambini uccisi o feriti ogni settimana – ma anche dei milioni di bambini che «continuano ad avere vite sconvolte a causa degli attacchi in corso». Solo la scorsa settimana, riferiscono dall’organizzazione, una madre e i suoi 3 figli – il più piccolo di soli due mesi – sono stati uccisi in un bombardamento che ha colpito un edificio residenziale nella città di Kryvyi Rih nell’Ucraina centrale.

I bambini nella regione del Donbass nella parte orientale del Paese hanno affrontato adesso più di 10 anni di conflitto. «Il peso sui bambini è sconcertante e inaccettabile», sono le parole della direttrice generale Unicef Catherine Russell, affidate a una nota diffusa oggi, 18 novembre. «I bambini sono stati uccisi nei loro letti, negli ospedali e nei parco giochi, lasciando le famiglie devastate dalle perdite delle loro giovani vite o da ferite che hanno cambiato la vita – si legge nel testo -. Milioni di bambini vivono con costante paura, molti spendono l’equivalente di fino a 6 ore al giorno a rifugiarsi in sotterranei sotto le sirene dei raid aerei. Senza un maggiore e continuativo sostegno per i bambini, le ferite psicologiche di questa guerra avranno conseguenze per generazioni», è l’analisi della direttrice generale Unicef.

Complessivamente, dall’agosto 2024 circa 170mila persone sono state costrette a lasciare le loro case nell’est dell’Ucraina, con molti evacuati dalle aree dove si combatte in modo inteso, aggiungendosi ai circa 3,6 milioni che rimangono sfollati all’interno dell’Ucraina e agli oltre 6,7 milioni che hanno trovato rifugio nei Paesi esteri. In Europa, 9 rifugiati Ucraini su 10 sono donne e bambini. Nelle regioni in prima linea, quasi 3 milioni di persone hanno un disperato bisogno di riscaldamento, acqua potabile e assistenza sanitaria, mentre scuole e ospedali continuano a essere presi di mira.

Secondo i dati delle Nazioni Unite, negli ultimi mille giorni sono stati danneggiati o distrutti almeno 1.496 istituti scolastici e 662 strutture sanitarie. Circa 1,7 milioni di bambini non hanno acqua sicura e 3,4 milioni non hanno accesso a servizi igienici centralizzati, aumentando il rischio di contrarre malattie in un contesto di temperature in picchiata. Nelle parole di Russell, «le scuole, gli ospedali e le infrastrutture civili non sono solo edifici fisici, sono ancore di salvezza e simboli di speranza per la ripresa e la resilienza dei bambini. I bambini ucraini devono essere protetti dagli orrori duraturi di questa guerra. Il mondo non può rimanere in silenzio mentre soffrono».

Proprio per questo, l’Unicef continua a chiedere che «il diritto umanitario internazionale venga rispettato proteggendo i bambini e le infrastrutture fondamentali per la loro sopravvivenza. La priorità deve essere la fine immediata dell’uso di armi esplosive nelle aree popolate e di tutte le gravi violazioni contro i bambini».

18 novembre 2024