Catecumenato, riparte l’itinerario diocesano

Due anni di formazione per una «seria ricerca e una convinzione profonda». A San Giovanni in Laterano passeranno per la Porta santa

Due anni di formazione per una «seria ricerca e una convinzione profonda». A San Giovanni in Laterano passeranno per la Porta santa

Sono sempre di più gli adulti che, di anno in anno, chiedono di entrare a far parte della Chiesa di Roma. Provengono dall’ateismo o da altre religioni come l’ebraismo, l’islam, diversi sono i Testimoni di Geova. Nel cammino di formazione sono coinvolte, attualmente, 230 persone; la metà sono state battezzate la scorsa Pasqua. «La Chiesa di Roma chiede loro due anni di formazione – sottolinea monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano -; un cammino che è stato concepito così lungo anche per rispetto delle religioni di provenienza e perché il Battesimo nasca da una seria ricerca e da una convinzione profonda».

È il cammino dei “catecumeni”, parola antica quanto la Chiesa: «”Catecumeno” e “catechista” – precisa monsignor Lonardo – derivano entrambe dal verbo greco “catecheo” che vuol dire letteralmente “dare eco dall’alto”. La catechesi è dare eco ad una rivelazione che proviene da Dio stesso. “Catecumenos” è, quindi, “colui che riceve la catechesi”». Gli incontri di formazione si svolgono nelle diverse comunità parrocchiali e nelle cappellanie per stranieri, poi, una volta ogni due mesi, l’Ufficio catechistico organizza dei momenti di preghiera e formazione al Seminario Maggiore. Il prossimo appuntamento, per chi verrà battezzato nel giorno di Pasqua 2016, sarà quello del 18 ottobre, dalle 16 alle 18. Domenica 17 gennaio inizierà, invece, il percorso per i nuovi catecumeni; sempre al Seminario Maggiore.

La parte iniziale del loro percorso è fatta di ascolto della Parola e si conclude con il rito di ammissione, grazie al quale le persone che chiedono di entrare a far parte della Chiesa diventano ufficialmente catecumeni. Coloro che saranno battezzati la prossima domenica di Pasqua, 27 marzo, celebreranno il Giubileo dei neofiti il 3 aprile 2016. «I neo battezzati – continua monsignor Lonardo – attraverseranno la Porta santa di San Giovanni in Laterano con le loro vesti bianche». Da sempre la liturgia della deposizione della veste bianca avviene nell’antica basilica romana di San Pancrazio. Per questo i Carmelitani scalzi, custodi della basilica ai piedi del Gianicolo, trasleranno le reliquie del santo originario della Frigia nella cattedrale di Roma. Venerdì 29 e sabato 30 gennaio, al Seminario Maggiore, è previsto, infine, uno stage di formazione per i catechisti dei catecumeni.

Un ruolo «delicato», il loro, conclude monsignor Lonardo, «perché devono essere in grado di entrare con grande sensibilità nella vita di chi chiede il Battesimo per far percepire la bellezza del cristianesimo. Devono essere persone che sappiano innanzitutto ascoltare per poi essere in grado di annunziare la fede».

5 ottobre 2015