Contro lo spreco, dare “Il pane a chi serve”

Acli provinciali e municipio I rilanciano con un flash mob il progetto che recupera ogni settimana 1 tonnellata di pane invenduto

Acli provinciali e municipio I rilanciano con un flash mob il progetto che recupera ogni settimana 1 tonnellata di pane invenduto

Un flash mob per sensibilizzare sul tema dello spreco alimentare, a partire dal pane. È l’iniziativa promossa dalle Acli provinciali di Roma in collaborazione con il municipio I, che si svolgerà domani, giovedì 23 aprile, alle 11 in via del Corso, all’angolo di Vicolo del Grottino.

Secondo gli ultimi dati a Roma il 4 % della popolazione (pari a 114.819 cittadini) vive sotto la soglia di povertà, mentre il 7% (200.934 cittadini) mangia in maniera adeguata solo ogni due giorni. Eppure nella Capitale ogni giorno vengono sprecate 20 tonnellate di pane, circa il 10% della produzione totale. Su questo tipo di situazione vuole sensibilizzare l’iniziativa delle Acli, attraverso opere teatrali, citazioni cinematografiche e letterarie, , messe in scena da alcuni attori insieme a un coro di tre voci e ad un televisore di cartone. A fare da filo conduttore, il tema del pane e la solidarietà. E alla fine di ogni spettacolo verrà offerta ai passanti una degustazione a base di pane recuperato e saranno distribuiti dépliant informativi sull’iniziativa.

L’iniziativa fa parte del progetto “Il pane a chi serve“, finanziato dalla Regione Lazio e gestito dalle Acli del Lazio e di Roma e da Enaip Is, che va a recuperare il pane del giorno prima ancora buono ma non più vendibile, mettendolo a disposizione di associazioni e reti di solidarietà. «Abbiamo scelto il centro – spiega Lidia Borzì presidente delle Acli provinciali, che sarà presente all’ iniziativa con il presidente del municipio I Sabrina Alfonsi e il “suo” assessore alle Politiche sociali Emiliano Monteverde – perché vogliamo portare il sociale in uno dei luoghi più belli della nostra città, poiché prendersi cura degli altri è bellezza. Viviamo in una città profondamente contradittoria: c’è una parte della popolazione che spreca e butta tanto cibo, e dall’altra c’è chi rovista nei secchi della spazzatura per recuperare quel nutrimento ancora buono». Il pane allora diventa l’alimento più simbolico di questo spreco, perché è quello che viene gettato con più facilità «Roma – prosegue Borzì – contiene un’enorme fetta di popolazione povera, le nostre mense sono sempre più affollate e questo non va bene, diventa quindi necessario fare qualcosa di concreto subito».

“Il pane a chi serve” raccoglie e ridistribuisce a regime circa 1 tonnellata di pane a settimana, con il coinvolgimento di 15 panifici, a beneficio di sessanta associazioni.

22 aprile 2015