L’Eucaristia, annuncio di salvezza da portare in ogni casa

Nella parrocchia di Tor de’ Schiavi la celebrazione diocesana di apertura del Congresso eucaristico, con il vicegerente Iannone. «Evento di grazia»

Nella parrocchia di Tor de’ Schiavi la celebrazione diocesana di apertura del Congresso eucaristico, con il vicegerente Iannone. «Evento di grazia per tutta l’Italia»

La parrocchia del Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi in comunione con tutte le chiese d’Italia per il XXVI Congresso eucaristico nazionale sul tema: «L’Eucaristia sorgente della missione: “Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”», che si è aperto ieri, giovedì 15 settembre, a Genova e in contemporanea in tutte le diocesi italiane. Nella chiesa alla periferia est della Capitale si è svolta appunto ieri sera la solenne celebrazione eucaristica diocesana presieduta dal vicegerente, l’arcivescovo Filippo Iannone, a motivo di un’indisposizione del cardinale Agostino Vallini. Presenti alla Messa, concelebrata dal vescovo Giuseppe Marciante, ausiliare per il settore Est, dal parroco ospitante don Maurizio Mirilli e alcuni altri parroci, anche numerosi diaconi, consacrate e confraternite provenienti da tutta la diocesi.

La Messa è stata trasmessa in diretta streaming anche sulla pagina Facebook della parrocchia. Una novità per la comunità che a partire da quest’anno renderà disponibili sul social network le Messe delle festività principali per tutti coloro che hanno difficoltà a recarsi in chiesa. «Le parole pronunciate da Gesù durante l’ultima cena, “Prendete questo è il mio corpo e questo è il mio sangue”, risuonano oggi con singolare intensità, come una rinnovata consegna – ha affermato monsignor Iannone -. Risuonano in questa chiesa proprio mentre prende avvio a Genova, e in tutte le diocesi, il Congresso eucaristico nazionale, un evento di grazia per tutta Italia» (va ricordato che a Genova è presente anche una delegazione della diocesi di Roma con l’incaricato padre Giuseppe Midili). L’arcivescovo ha sottolineato che nel Cenacolo «Cristo ci affida il suo corpo e il suo sangue come segno della nuova alleanza»; gli apostoli non compresero subito che «l’Eucaristia è la Pasqua» ma solo dopo la risurrezione cominciarono a capire che «nella Pasqua di Cristo era avvenuta la redenzione dell’uomo».

Alla piena verità, ha osservato ancora Iannone, anche gli apostoli  «arrivarono solo quando scese su di loro lo Spirito Santo il quale svelò che il Cristo crocifisso aveva donato se stesso in sacrificio di espiazione per i peccati di ogni uomo, di ognuno di noi, per i peccati di tutto il mondo». Dal cuore della periferia romana «vogliamo ripetere l’annuncio straordinario agli uomini e alle donne di tutta la diocesi proprio in occasione di questo grande evento che vede coinvolte tutte le Chiese italiane: il figlio di Dio si è fatto uomo per noi. Con emozione – ha aggiunto ancora – riceviamo ancora dalle mani di Cristo questo dono perché egli per nostro mezzo giunga in ogni famiglia, in ogni casa, dove si soffre, dove si spera e si fatica per le vicende difficili e travagliate di questo tempo».

Dall’arcivescovo arriva infine l’invito a tornare spiritualmente nel Cenacolo, sul Golgota, «per rendere grazie del dono dell’Eucaristia, alimento di cui non possiamo privarci. Ripartiamo da questa celebrazione rinvigoriti nell’impegno apostolico. La partecipazione a questo sacrametno – ha concluso – renda sapienti nella prova gli ammalati, fedeli nell’amore gli sposi, perseveranti nel loro proposito i consacrati, forti e generosi i giovani che si accingono ad assumere in prima persona la responsabilità del futuro».

16 settembre 2016