Padre Pio e padre Leopoldo a San Salvatore in Lauro

I corpi dei due santi della misericordia sono arrivati da San Lorenzo Fuori le Mura. Ad accoglierli l’arcivescovo Rino Fisichella

I corpi dei due santi della misericordia sono arrivati da San Lorenzo Fuori le Mura. Ad accoglierli l’arcivescovo Rino Fisichella

Li mandò a due a due per proclamare la conversione dei cuori. «Il Vangelo di oggi è il più indicato per aiutarci a riflettere sulla presenza delle reliquie di Padre Pio e Padre Leopoldo. Gesù li mandò a due a due. E li ha mandati a noi in questi giorni tutti e due insieme». Queste le parole dell’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, durante la celebrazione Eucaristica che si è svolta ieri sera, 4 febbraio, a San Salvatore in Lauro, seconda tappa del pellegrinaggio delle spoglie dei due santi della Misericordia a Roma fino a giovedì 11 febbraio in occasione del Giubileo.

Da mesi la parrocchia, considerata la casa romana di Padre Pio, attendeva l’arrivo dei due frati cappuccini. Per l’appuntamento più importante di San Salvatore in Lauro non pochi quelli in attesa già da mezzogiorno. Le reliquie sono giunte dalla basilica di San Lorenzo Fuori Le Mura intorno alla mezzanotte con due ore di ritardo rispetto al programma a causa della folla dei fedeli che si era assiepata sul piazzale del Verano.

In una chiesa gremita già dalle 17 i fedeli hanno atteso i santi in incessante preghiera. Molti i sacerdoti che confessavano nei vari angoli della parrocchia. Migliaia i fedeli che, nonostante il freddo, hanno seguito la Messa dai maxi schermo installati sul sagrato, dove erano state collocate 2.500 sedie, e che fino a tarda notte hanno atteso di poter entrare in chiesa per venerare le reliquie. Al loro arrivo le spoglie sono state accolte con un fragoroso applauso e da migliaia di lumini sorretti dai fedeli e sistemati lungo le vie adiacenti la parrocchia.

«Si respira un’atmosfera piena di emozione ed entusiasmo – ha detto poco prima dell’arrivo delle spoglie monsignor Pietro Bongiovanni, parroco di San Salvatore in Lauro –. In questi giorni i parrocchiani hanno lavorato instancabilmente per poter accogliere al meglio le spoglie di Padre Pio e Padre Leopoldo. Si è messa in moto un’imponente macchina organizzativa ma accanto a questa incessante è stata anche la preghiera. Per questo auspico che, trascorsi questi giorni, in tanti ricordino la strada per San Salvatore in Lauro. Ho visto tanti volti nuovi ma qui noi preghiamo quotidianamente in particolare per gli ammalati, le persone in difficoltà, le famiglie e per i defunti».

Monsignor Bongiovanni da 15 anni segue i 450 gruppi di preghiera di Padre Pio nel Lazio. A Roma sono 150 e sono i più antichi, nati nella seconda metà degli anni ’50 presso il Santuario della Madonna dell’Archetto, nei pressi di piazza Santi Apostoli, e nella parrocchia Santa Maria Assunta al Tufello. Successivamente, per volontà di San Giovanni Rotondo, San Salvatore in Lauro è diventata la rete di collegamento tra i vari gruppi. La presenza dei due santi nella Capitale è stata definita da monsignor Fisichella “un momento storico” ma non solo per la Chiesa di Roma, per la comunità di san Salvatore in Lauro o per l’odine dei frati cappuccini. «È un momento importante per tutta la chiesa che vede in questi due santi il segno concreto e tangibile di come Dio usa misericordia» ha affermato.

«La vita di Padre Pio e Padre Leopoldo – ha proseguito monsignor Fisichella – è stata un appello costante a cambiare vita. Padre Leopoldo lo faceva con dolcezza, Padre Pio anche con determinazione». Ricordando le parole del Vangelo di Marco «diede loro il potere sugli spiriti impuri» monsignor Fisichella ha ricordato che anche i due santi hanno cacciato il demonio «sia come tentazione nella loro vita sia dando il perdono dei peccati trascorrendo l’intera vita nei confessionali. Quel confessionale su cui da tanti anni sembra essere caduto l’oblio, che ci vede lontani, come se non avessimo bisogno dell’esperienza del perdono, come se fosse sufficiente illudersi di non avere peccato. Essere presenti davanti alle reliquie di questi due santi che hanno vissuto distribuendo Misericordia significa per noi riconquistare il desiderio della riconciliazione con Dio. Chiediamo a questi due santi di intercedere per la conversione di tutta la nostra vita».

 

 

5 febbraio 2016