Sant’Egidio: «Aiutate gli anziani a rimanere a casa»

In vista delle elezioni amministrative, la Comunità rivolge il suo appello ai candidati alla carica di sindaco, presentando la guida per la terza età

Sempre più anziani vengono ricoverati in istituto. Nel Lazio, negli ultimi tre anni, secondo i dati della Regione, sono stati creati oltre 2.800 posti in queste strutture per rispondere alla domanda crescente. Nello stesso periodo, solo a Roma, invece si è ridotta l’offerta dei servizi di assistenza domiciliare. Ne beneficiano quasi mille persone in meno rispetto a tre anni fa. Anche il monte ore è diminuito: non può superare le otto ore settimanali per chi ne ha diritto. «Ma vivere in casa costa meno, si vive meglio e si vive di più. Inoltre, si evita l’isolamento sociale che è causa di morte per tantissime persone», spiega il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo. Ecco perché la Comunità realizza la  guida online su “Come rimanere a casa propria da anziani”. Oltre 300 pagine di indirizzi e consigli utili, «una bussola per la loro vita quotidiana perché possano evitare di ricorrere a strutture di ricovero», aggiunge Impagliazzo.

La guida contribuisce alla realizzazione di una rete di assistenza che attraverso una serie di servizi aiuti le persone anziane a superare le difficoltà della vita quotidiana. E così vengono segnalati i contatti per ottenere assistenza sociale o sanitaria. «A Roma vivono 620mila anziani, ma 250mila abitano da soli. È una città nella città di cui non si possono ignorare le necessità», afferma il presidente di Sant’Egidio. Tra gli altri contatti utili presenti nella guida, anche quelli per richiedere bonus in base alle situazioni economiche e pasti a domicilio in estate. E proprio l’estate, ormai alle porte, è uno dei periodi più difficili da affrontare per gli anziani. Per questo motivo anche quest’anno agli over 80 che vivono da soli a Trastevere, a Testaccio e all’Esquilino, la Comunità di Sant’Egidio dedica un altro servizio: “Viva gli anziani!”, un monitoraggio costante con telefonate e, se necessario, con visite domiciliari nei giorni di bollettino arancione e rosso.

«Quest’iniziativa è partita nel 2004. Seguiamo 12mila anziani – afferma Impagliazzo -. Il costo annuo relativo a ciascun anziano è di 81 euro. Un costo bassissimo che invece consente ottimi risultati: abbiamo ridotto il tasso di ospedalizzazione di queste persone del 10 per cento e quello di ricovero del 50 per cento». La Comunità di Sant’Egidio ha lanciato anche una serie di proposte ai candidati alla poltrona di primo cittadino. «Occorre sviluppare una serie di politiche che aiutino gli anziani a restare nelle loro case, sviluppando servizi di assistenza sanitaria e sociale. Servizi che rafforzino quelli già disponibili che, però, sono stati ridimensionati. E poi, perché non dare un aiuto economico alle famiglie per tenere gli anziani a casa? Molto spesso sono loro a sostenere economicamente le famiglie e a prendersi cura dei nipoti».

1° giugno 2016