Acs: preghiera e solidarietà per l’Ucraina, in guerra da 10 anni
La fondazione ricorda l’inizio del conflitto, il 20 febbraio 2014, con l’invasione della Crimea, e i 2 anni dall’invasione su vasta scala, il 24 febbraio 2022. Oltre 10mila i civili morti; 6 milioni i rifugiati. Più di 600 i progetti sostenuti negli ultimi 2 anni
Era il 20 febbraio 2014 quando, con l’invasione della Crimea e di alcune regioni dei territori orientali, iniziava la guerra tra Russia e Ucraina, accesa nuovamente, il 24 febbraio 2022, dall’invasione su vasta scala. Lo ricorda il direttore della fondazione pontificia Acs (Aiuto alla Chiesa che soffre) Italia Alessandro Monteduro, aggiungendo che «dieci anni fa, quando le sofferenze delle popolazioni locali erano ignorate dalla maggior parte dei mass media, Aiuto alla Chiesa che soffre, grazie alla carità di tanti benefattori, finanziava 33 progetti per un totale di 350mila euro per assicurare soccorsi d’urgenza in Crimea, a Kiev, Odessa, Lugansk, Donetsk e Kharkiv».
Oggi il bilancio è di oltre 10mila civili morti, quasi 20mila feriti, 6 milioni di rifugiati all’estero, 5.500.000 sfollati interni, 125 edifici religiosi distrutti o danneggiati. «La fondazione ha progressivamente intensificato il suo aiuto alla Chiesa cattolica romana e a quella greco-cattolica – sottolinea Monteduro -. Basti pensare che da febbraio 2022 i benefattori hanno contribuito con oltre 15 milioni di euro a oltre 600 progetti umanitari e pastorali. Ma c’è ancora moltissimo da fare». Di qui la richiesta di «pregare incessantemente affinché questa guerra ceda il posto alla pace fondata sulla giustizia» ma anche di «sostenere con la carità i fratelli ucraini che ancora soffrono, donando quanto potete e volete per finanziare i progetti umanitari e pastorali di Aiuto alla Chiesa che soffre».
13 febbraio 2024