“Corro da te”: Milani e i veri handicap

Nella commedia in sala dal 17 marzo, una tematica difficile, affrontata sul filo dell’ironia e del divertimento, senza rinunciare a proporre problemi veri e situazioni autentiche

Ormai in vista dei cinquanta anni (49, tiene a precisare con amici e conoscenti), Gianni è un uomo soddisfatto di sé e della propria vita. Imprenditore di successo, divide la giornata tra impegni di lavoro (pochi) e una spiccata attrazione per le donne, che si vanta di poter conquistare a piacimento… All’origine di Corro da te, nelle sale dal 17 marzo, c’è Tout le monde debout di Franck Dubosc, una commedia francese a metà tra umorismo e impegno sociale. Anche qui resta lo schema che gioca sull’ambiguità del dualismo verità/ bugia, e la storia parte dagli stessi presupposti ma ha contorni e svolte differenti. Recatosi nella casa della madre da poco deceduta per ritirare i propri oggetti, Gianni si adagia su una sedia a rotelle nel momento in cui entra nell’appartamento una ragazza, che lo scambia per un portatore di handicap. Colpito dalla bellezza di lei, Gianni avvalora l’equivoco, fingendosi disabile e sperando in una facile conquista. Succede invece che, invitato nella casa di lei in campagna, Gianni ne conosce la sorella Chiara e resta senza parole quando la vede scendere dalla macchina e salire a sua volta su una sedia a rotelle.

Da questo momento per Gianni la vita prende tutta un’altra piega. Resta sconvolto di fronte alla visione di lei, che gioca a tennis e suona il violino in un’orchestra quasi dimenticando di essere paraplegica. Senza che se ne possa accorgere, l’uomo resta avvinghiato nel fascino che emana da Chiara, dovendo dimostrare a se stesso di poter trascurare quella differenza che li separa. A lungo andare è difficile mantenere la finzione e la sua segretaria, scoperto l’inganno, mostra di schierarsi dalla parte di lei. Ma il gioco è destinato a non durare. E arriva il momento in cui, costretto dalla situazione, Gianni rivela se stesso e palesa la bugia a lungo tenuta nascosta. Adesso da tracotante e sbruffone che era, Gianni deve fare i conti con un altro se stesso: il confronto con la disabilità gli ha aperto gli occhi, le cose che contano cambiano aspetto, e l’unico vero handicap è l’assenza di forza d’animo. Ora per l’uomo d’affari valori e vita hanno una prospettiva nuova.

Corro da te è una commedia fatta di umori giusti e trovate intelligenti, che affronta una tematica difficile, sapendo restare sul filo dell’ironia e del divertimento, senza rinunciare a proporre problemi veri e situazioni autentiche. Mai scherzare con l’handicap, si potrebbe dire, mettendo in campo tutta la possibilità di essere generosi, aperti e comprensivi verso coloro che hanno avuto meno fortuna di noi. Diretti con leggerezza da Riccardo Milani, Pier Francesco Favino e Miriam Leone sono Gianni e Chiara entrambi con bravura, bellezza, personalità. E intorno un coro di stupendi comprimari tra i quali spicca soprattutto Vanessa Scalera, già Imma Tataranni.

22 marzo 2022