Il premier Conte: «Subito 4,3 miliardi ai Comuni e 400 milioni per chi è in difficoltà»
Le misure annunciate nella conferenza stampa di sabato 28 marzo. «Vogliamo dare il segno concreto della presenza dello Stato: lo Stato c’è»
Si è aperta con il pensiero «alle vittime e ai loro familiari» la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, sabato 28 marzo. Nella giornata, superati i 10mila morti. «Un numero che ci colpisce particolarmente – le parole di Conte -. Si allarga la ferita nella nostra comunità nazionale, una ferita che non potremo mai dimenticare». Allo stesso tempo però aumentano i guariti: il dato del 28 marzo è di 1.434, il più alto da inizio emergenza. «Ci manteniamo sempre vigili e attenti per adeguare le nostre valutazioni sulla base delle raccomandazioni degli scienziati», ha assicurato il presidente del Consiglio. Quindi, un’indicazione decisa: «Vogliamo dare il segno concreto della presenza dello Stato, lo Stato c’è», ha assicurato, ben cosciente che «ci sono tanti cittadini in difficoltà; vorrei dire loro che non stiamo girando lo sguardo dall’altra parte».
Conte ha rimarcato con forza l’assolta consapevolezza che «in questo momento ci sono tante persone che soffrono» per sofferenze psicologiche, materiali. Anche per questo «abbiamo lavorato per varare subito un provvedimento di grande urgenza, di grande impatto. Coinvolgiamo i sindaci – ha spiegato -, prime antenne per quanto riguarda le comunità locali, le necessità dei cittadini». In concreto, il premier ha firmato un dpcm che «dispone che a loro giriamo la somma di 4,3 miliardi sul Fondo di solidarietà comunale». Si tratta di «un anticipo del 66% che giriamo ai Comuni, in anticipo rispetto alla scadenza prevista a maggio». Ancora, «con un’ordinanza della Protezione civile, noi aggiungiamo a questo Fondo 400 milioni», un’ulteriore anticipo che destinato ai Comuni, tutti gli oltre 8mila, «con il vincolo di utilizzare le somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa».
L’idea espressa dal presidente del Consiglio è quella dei “buoni spesa”. «Nasceranno – ha detto – delle possibilità di erogare da parte dei Comuni generi di prima necessità, alimentari. Confidiamo che già dall’inizio della settimana prossima – è l’auspicio – i Comuni siano nella condizione, attraverso Servizi sociali, associazioni di volontariato e Terzo settore, di erogare concretamente “buoni spesa” o consegnare derrate alimentari alle persone bisognose». In un momento in cui la comunità nazionale è così sofferente, ha aggiunto Conte, «non vogliamo lasciare nessuno solo, abbandonato a se stesso. Deve nascere questa catena di solidarietà» e per questo sono previste «misure rafforzate per favorire le donazioni. Non vogliamo tassare la solidarietà».
Da ultimo, ha concluso, si sta lavorando perché «tutti coloro che hanno diritto alla cassa integrazione ordinaria e in deroga» possano «beneficiare delle somme a cui hanno diritto nel più breve tempo possibile, possibilmente entro il 15 aprile».
30 marzo 2020