In Campidoglio il Premio Simpatia, nel segno della solidarietà con Amatrice
Il riconoscimento al comandante dei Vigili del Fuoco della Capitale. Premiata tra gli altri anche la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta
Il riconoscimento consegnato al comandante dei Vigili del Fuoco della Capitale. Premiata tra gli altri anche la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta
Le parole contengono più di quanto dicono, se si guarda alla loro etimologia, per questo il Premio Simpatia, conferito ieri pomeriggio, 5 giugno, nella Sala della Protomoteca del Campidoglio ha riconosciuto non solo un’inclinazione istintiva di gradimento per i premiati ma ha anche reso merito alla loro capacità di condividere emozioni con l’altro, nel profondo. L’evento, presentato da Paola Saluzzi e Pino Strabioli, è giunto alla 47ma edizione: ideato dallo studioso della romanità Domenico Pertica e realizzato dal Comitato romano per l’incremento delle attività cittadine, omaggia «la parte migliore della società italiana e internazionale», ha spiegato Francesca Immè Pertica, figlia dell’artefice di quello che viene considerato l’Oscar Capitolino.
La prima rosa, simbolo del Premio e scolpita dall’artista bulgaro Assen Peikov, è andata al carabiniere scelto Ivan Centofanti per l’alto senso del dovere con cui ha prestato soccorso alla popolazione di Amatrice colpita dal sisma lo scorso agosto, pur avendo perso nella strage la moglie in stato di gravidanza e i suoceri. La platea, tutta in piedi, gli ha dedicato un lungo applauso che si è esteso, come a poterli abbracciare idealmente, agli altri premiati legati al terremoto del Centro Italia: il comandante dei Vigili del Fuoco di Roma Marco Ghimenti, in rappresentanza di tutti i soccorritori delle Fiamme Gialle, e il luogotenente Roberto Forlini della Guardia di Finanza, che ha ricordato come «tra la polvere delle macerie si passasse dalla gioia per i salvati alla disperazione per le vittime».
In un crescendo di emozioni è toccato al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ritirare la rosa d’argento dalle mani del vicesindaco di Roma Luca Bergamo: visibilmente commosso, ha voluto rendere omaggio «a tutte le donne e gli uomini che non hanno abbandonato la nostra terra» e che continuano ad affrontare il dolore «non con la rabbia ma con l’amore». Poi l’appello alle istituzioni e la segnalazione di uno stato ancora di emergenza: «Si è in ritardo nella consegna delle case e degli esercizi commerciali nonché nella rimozione delle macerie: nessuna pietra è stata portata via».
Il fiore della simpatia è andato anche alla memoria del piccolo Giordano Ciarpella, morto a 4 anni tra le braccia della nonna ad Arquata del Tronto. «Siamo onorati di essere qui – hanno detto i genitori – per presentare la onlus nata in memoria di nostro figlio». Al dramma del sisma ha fatto riferimento anche Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, che ha dedicato il premio ai suoi dipendenti, «restauratori che hanno messo a disposizione le loro competenze per portare in salvo non le persone – ha spiegato – ma la memoria religiosa e culturale di Norcia».
Premiato per l’impegno nella ricerca anche Vincenzo Denaro, ordinario di Ortopedia e Traumatologia, già preside del Campus Bio-Medico, che si è detto lusingato: «Svolgendo il mio lavoro faccio solo il mio dovere». Orgoglio romano è anche la Cooperativa agricola integrata “Giuseppe Garibaldi”, nata dalle esigenze di un gruppo di genitori di ragazzi autistici, che ha ricevuto il premio non solo per il servizio di ristorazione che offre sull’Appia Antica ma soprattutto per avere dimostrato che tutti possono lavorare. Ancora, tra i giovani, gli ideatori del mensile cartaceo “Scomodo”, impegnati in difesa della cultura e dell’informazione, Flavia Rizza, testimonial della Polizia di Stato contro il cyberbullismo, e Michela Monferrini, classe ’86, autrice di “L’altra notte ha tremato Google Maps”.
Per la categoria spettacolo e teatro, il premio è andato ad Ambra Angiolini, Sabrina Impacciatore e alla nipote di Totò, Elena Anticoli De Curits, mentre per la musica hanno ricevuto la rosa la cantautrice Irene Grandi e la figlia d’arte Carlotta Proietti. Ancora, per lo sport, premiato Oney Tapia, atleta paralimpico; per la categoria giornalismo Roberto Inciocchi, caporedattore a Sky Tg24.
Tra le caratteristiche del popolare Premio c’è il “Simpatico d’Italia” che quest’anno è andato a Luciano Baietti, 70 anni, l’uomo più laureato al mondo con ben 15 titoli.
6 giugno 2017