Sant’Egidio accoglie 47 dializzati dall’est dell’Ucraina

In pericolo di vita per le condizioni sempre più difficili delle strutture sanitarie nel Paese, arriveranno a Roma e a Genova, per essere assistiti in diversi ospedali

Nelle prossime 48 ore la Comunità di Sant’Egidio accoglierà 47 persone dializzate che erano in pericolo di vita a causa delle condizioni sempre più difficili in cui versano le strutture sanitarie in Ucraina a causa della guerra. Provenienti da due città dell’Est del Paese, dovrebbero arrivare tutti entro la giornata di domani, 15 marzo, in Italia. Un primo gruppo di 28 persone, che risiedevano a Poltava, dopo un lungo e difficilissimo viaggio in pullman (1.200 chilometri) all’interno dell’Ucraina – reso possibile grazie al supporto della Comunità – ha già varcato il confine con la Slovacchia. Lì Sant’Egidio, presente alla frontiera, ha organizzato la prima accoglienza e, in collaborazione con il ministero della Sanità slovacco, ha fornito ai pazienti la possibilità di fare una seduta di dialisi, indispensabile per la prosecuzione del viaggio.

Il gruppo ora si sta dirigendo verso Roma, dove dovrebbe arrivare nelle prime ore di domani. I dializzati saranno accolti nell’albergo Villa Letizia, messo a disposizione grazie alla raccolta fondi promossa da Sant’Egidio, e verranno assistiti per le loro cure dalla Casa di Cura Città di Roma. Sempre nella giornata di domani, un secondo gruppo di 19 persone provenienti da Kremenchuk, accompagnate da 5 familiari, dopo aver raggiunto la Slovacchia giungeranno invece a Genova, dove saranno ugualmente accolte dalla Comunità e assistite in diversi ospedali della città.

14 marzo 2022