Veglia missionaria diocesana: il mandato e le testimonianze

Il 20 ottobre a San Giovanni in Laterano la celebrazione presieduta dal cardinale Vallini. Il 23 ottobre la Giornata mondiale

Il 20 ottobre a San Giovanni in Laterano la celebrazione presieduta dal cardinale Vallini, che conferirà il mandato agli evangelizzatori in partenza per le terre di missione

Ci sarà chi ha sperimentato la carità nell’accoglienza e chi invece la porta nel mondo attraverso le opere di misericordia. Le loro testimonianze, accomunate dall’incontro con santa Teresa di Calcutta, introdurranno la veglia missionaria diocesana «Misericordia fino ai confini del mondo», presieduta dal cardinale vicario Agostino Vallini, giovedì 20 ottobre alle 20.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano. Un momento di preghiera che comincerà con la proiezione sul sagrato di un video che riassume le esperienze missionarie realizzate dalle parrocchie, attraverso viaggi e progetti nel mondo. Subito dopo si attraverserà la Porta Santa della Misericordia e, a seguire, verranno presentate le testimonianze. A pronunciare la prima sarà un missionario laico: è nato in Cina ma vive da molti anni in Italia. Un’integrazione difficile e sofferta la sua. Ma resa possibile grazie all’incontro con le suore di Madre Teresa, che lo hanno ospitato. Proprio nella casa delle Missionarie della Carità è rimasto affascinato dal messaggio di Cristo concretizzato nelle loro opere. Tanto da voler chiedere il battesimo e coltivare la vocazione di missionario laico. Un padre della congregazione fondata dalla santa di Calcutta invece racconterà la sua opera in direzione opposta, cioè nella missione «ad gentes». Il suo impegno missionario nel mondo ha portato all’apertura di alcune case della famiglia religiosa e ha reso possibile l’accoglienza dei più poveri in diversi Paesi.

Poi, sarà il momento della lettura di un brano del Vangelo al quale seguirà la riflessione del cardinale vicario. La veglia verrà conclusa col rito del mandato missionario, che sarà conferito a chi entro l’anno partirà da Roma per portare nel mondo il Vangelo. «La veglia si muove su due linee: l’anno giubilare che dà il senso della misericordia e le opere di Madre Teresa che danno concretezza alla misericordia – spiega don Michele Caiafa, addetto al Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese -. Credo che non ci possa essere annuncio senza testimonianza, perché l’impegno missionario ad gentes è basato sull’annuncio della parola che viene sostenuto e reso credibile con le opere di misericordia che rappresentano la vita quotidiana delle missioni». Alla veglia, che precede la Giornata missionaria mondiale del 23 ottobre, parteciperanno diversi gruppi in rappresentanza di istituti religiosi maschili e femminili, comunità parrocchiali e associazioni.

In diocesi sono diverse le esperienze missionarie che le parrocchie hanno portato avanti. A Santa Monica continua l’assistenza e il sostegno alle popolazioni del Malawi, un’opera cominciata 40 anni fa. Da 25 anni, invece, la parrocchia di San Frumenzio ai Prati fiscali si prende cura di alcuni villaggi in Mozambico, a volte anche con visite del parroco o di alcuni parrocchiani. Nella chiesa dei Santi Martiri dell’Uganda è stata allestita una mostra fotografica con le immagini della visita organizzata dal gruppo missionario parrocchiale al santuario dedicato a quei martiri nel Paese africano. «In diocesi viene prestata particolare attenzione all’impegno ad gentes – racconta monsignor Paolo Lojudice, vescovo incaricato del Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese -. Sono numerose le esperienze portate avanti nelle parrocchie e stiamo pensando anche a un’esperienza missionaria di scout in Brasile, perché l’obiettivo della diocesi deve essere quello di mettere in moto dei percorsi. Come ci dice il Papa nell’Evangelii gaudium, dobbiamo mettere in moto situazioni piuttosto che annunciare proclami che non trovano seguito. Quindi, come Centro missionario cercheremo di mettere in rete queste realtà senza dimenticare la missione in loco, grazie alla quale forniamo servizi di assistenza ai migranti».

Nei prossimi mesi il Centro porterà avanti anche una serie di incontri di formazione, in collaborazione con l’Ufficio Migrantes, al Seminario Maggiore. Si comincerà il 12 novembre, tra le 10 e le 12, con il primo dedicato agli spostamenti migratori. Il 28 gennaio si rifletterà sul «metodo» missionario di Madre Teresa. Il 18 febbraio sarà il momento per discutere su «Roma, città multiculturale». Ultimo appuntamento il 13 maggio per parlare di missione e migrazione e, in particolare, degli effetti delle migrazioni sulle missioni.

17 ottobre 2016