Bambino Gesù, a gennaio il primo hospice pediatrico del centro-sud Italia

L’annuncio della presidente Enoc, nella presentazione del bilancio sociale 2017. Parolin: «Il Papa ha a cuore la struttura, strumento valido per l’esercizio di quella carità che è nucleo del suo magistero»

Quasi 2 milioni di prestazioni ambulatoriali, oltre 84mila accessi al Pronto soccorso, più di 28mila ricoveri ordinari, 321 trapianti di organi e tessuti su 30mila interventi chirurgici con 55 pazienti “umanitari” accolti dall’estero. Sono solo alcuni dei numeri emersi ieri sera, 11 luglio, nel corso della presentazione dell’attività sanitaria e scientifica e del bilancio sociale del 2017 dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, che ha avuto luogo nell’Auditorium di San Paolo fuori le Mura, nel quartiere ostiense.

«L’ospedale non deve essere un’azienda ma una comunità aperta e accogliente – ha detto aprendo i lavori la presidente del nosocomio Mariella Enoc – perché curare è un’azione collettiva e la prima forma di carità che l’ammalato deve avere dal medico è quella della scienza», da non intendersi come una proprietà da custodire gelosamente «ma come un patrimonio a disposizione dei nostri pazienti e di quelli di tutto il mondo: dal laboratorio al letto del malato e viceversa, in uno scambio serrato e continuo». Nel guardare ai risultati raggiunti nell’ultimo anno, Enoc si è detta «felice di poter consegnare e pubblicare un bilancio in equilibrio, caratterizzato dal segno positivo della gestione ordinaria», annunciando poi per i prossimi anni «importanti investimenti strutturali e tecnologici»: a gennaio «aprirà a Villa Luisa, sull’Aurelia, il primo hospice pediatrico del centro-sud Italia – ha chiosato -; inoltre, sempre a Roma, abbiamo avviato la realizzazione di un grande polo ospedaliero a via di Villa Pamphili».

Nel suo saluto, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha richiamato «i forti investimenti in atto per mantenere il livello di eccellenza», fiducioso che «stiate portando avanti questo piano di sviluppo strutturale con prudenza e grande senso di responsabilità perché il percorso che avete deciso di intraprendere è aperto all’innovazione, molto complesso e necessita di grandi risorse finanziarie». Nel sottolineare l’importanza di tenere «in grande considerazione anche la sostenibilità economica», il porporato ha affermato che «la continua verifica delle risorse e dell’andamento dei processi di corretto finanziamento sono essenziali per raggiungere gli eccellenti risultati». Ancora, richiamando i dati esposti nelle relazione presentate da medici e ricercatori del nosocomio, Parolin ha sottolineato «l’equilibrio tra buoni risultati, concretizzazione e avanzamento di processi complessi e promozione di relazioni umane e sociali significative», evidenziando come «questo ospedale continua a coniugare con intelligenza metodo scientifico e carità, nella consapevolezza che assistere gli ultimi e condividere le conoscenze è una delle vie più fruttuose per lo sviluppo dei popoli». Quindi, l’apprezzamento del porporato per la sensibilità dimostrata dal Bambino Gesù nell’accoglienza dei numerosi pazienti che vi giungono per motivi umanitari, per l’impegno nelle missioni internazionali e nell’offerta formativa e la rassicurazione su quanto «Papa Francesco ha a cuore il Bambino Gesù che considera uno strumento valido per l’esercizio di quella carità che è nucleo del suo magistero».

Stima per il lavoro compiuto e sostegno per i progetti futuri sono stati espressi anche dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: «Desideriamo essere un partner discreto e affidabile – ha detto – perché vogliamo imparare dalle eccellenze, accompagnandole». Ancora, gratitudine «per chi lavora per realizzare grandi obiettivi di cura con impegno concreto e costante» è stata espressa da Giulia Grillo, neo ministro della Salute.

12 luglio 2018