Coronavirus: il ministro Speranza nell’hub di Sant’Egidio

Nel centro della Comunità in cui si immunizzano senza dimora, immigrati e persone fragili, somministrate a oggi circa 14mila dosi. «Apprezzo l’umanità con cui le persone vengono accompagnate»

L’hub degli invisibili. È stato ribattezzato così il centro per le vaccinazioni anti Covid aperto dalla Comunità di Sant’Egidio a Trastevere, nel complesso del San Gallicano, che ieri pomeriggio, 14 dicembre, ha ricevuto la visita del ministro della Salute Roberto Speranza. Con i responsabili della struttura, Speranza ha salutato medici, infermieri e tutti i volontari che la animano, insieme a chi era in attesa della somministrazione. «Apprezzo vivamente – ha detto – l’umanità con cui le persone vengono accompagnate alla vaccinazione. Grazie alla raccolta dei loro dati, finalmente possono essere inserite nel sistema sanitario nazionale: non sono più invisibili ma riacquisiscono uno dei diritti più importanti, che è quello alla salute».

Dall’inizio di luglio, nell’hub di Sant’Egidio sono state somministrate circa 14mila dosi di vaccino e immunizzate 10mila persone che, per fragilità, isolamento o anche problemi burocratici, rischiavano di restare fuori dalla campagna vaccinale. Molti i senza fissa dimora che, grazie all’accompagnamento dei volontari che li conoscono, sono riusciti a raggiungere questa importante protezione sanitaria. Molti anche gli immigrati, che non avrebbero potuto accedervi per motivi burocratici, legati all’assenza di codici fiscali alfanumerici e della tessera sanitaria.

Il centro vaccinale di Sant’Egidio, aperto il martedì e giovedì pomeriggio, è stato avviato dalla Comunità il 6 luglio scorso, grazie all’interessamento del generale Francesco Paolo Figliuolo e alla collaborazione della Regione Lazio e dell’Asl Rm1. Da allora continua a funzionare a pieno ritmo ed è arrivato a somministrare anche le terze dosi di vaccino.

15 dicembre 2021