Educazione finanziaria, perché è importante

Prioritario sensibilizzare a un corretto uso del denaro: al via la nuova rubrica per aiutare ad acquisire maggiore consapevolezza delle opportunità e dei rischi

Perché un discorso intorno al denaro e alla finanza? Tra tanti temi ci dobbiamo proprio occupare di soldi? Perché volenti o nolenti tutti dobbiamo fare i conti con il portafoglio! Oppure, più serenamente, potremmo sciogliere la giusta diffidenza argomentando che, in fondo, il denaro è quel mezzo, non certamente l’unico ma di sicuro importante, che ci permette di raggiungere le nostre mete, di soddisfare i nostri bisogni, di esaudire i desideri, di sfamarci, di vestirci, di istruirci, di curarci, di divertirci e, perché no, perfino di occuparci degli altri quando ci accorgiamo che loro ne hanno bisogno, come o più, di noi. Così, se questa risorsa è davvero importante e, come ogni risorsa strumentale non possiamo mai considerarla infinita, occorre gestirla al meglio possibile.

Il punto centrale del discorso che stimola la riflessione è che oggi per poter gestire il portafoglio non basta più il buon senso, non sono sufficienti i buoni propositi, occorrono ampie conoscenze di tutto ciò che gira intorno al denaro: dal contratto con la banca che ce lo tiene “in conto” agli strumenti finanziari di credito  e di investimento; dalla gestione del risparmio ai tanti sistemi di pagamento che sempre più semplificano (apparentemente!) le nostre vite implicando altri servizi collegati, ai quali noi rispondiamo con le nostre risorse.

Quando parliamo di gestione il nostro modello non è certamente né “L’Avaro” di Moliere, né il più simpatico zio Paperone. Tutt’altro, gestire significa muovere, dinamicizzare le risorse, renderle generative, cercando di trovare sempre quel grado di intenzionalità e consapevolezza con cui, realisticamente, ci diciamo quanto sia davvero giusta la lunghezza della coperta a confronto con ciò che vorremmo realizzare; se sia cioè sufficientemente ampia da permetterci di coprire “testa e piedi” o se invece, costretti a sbilanciarci, dobbiamo scegliere quale parte dei nostri desideri o necessità ne resta fuori!

La dimensione oramai sempre più virtuale del denaro è un aspetto già di per sé molto rilevante, che ha cambiato molto la nostra percezione del bene strumentale di cui disponiamo. Tocchiamo sempre meno i soldi e sempre più estesamente ci avvaliamo di strumenti virtuali che ce ne regolano l’uso. E allora la necessità di informare e abilitare le persone a orientarsi in questo mondo emerge in maniera decisiva, in un panorama finanziario così ricco di possibilità, ma al contempo anche di insidie.

bollette, bilancio familiareL’educazione finanziaria, di cui stiamo parlando, si rende necessaria per preparare i cittadini ad un corretto uso del denaro, perché l’assenza di una diffusa competenza finanziaria può pregiudicare il benessere degli individui all’interno dei sistemi sociali contemporanei. Il World Economic Forum classifica queste abilità come una delle ventuno competenze per il XXI secolo e secondo l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) l’educazione finanziaria è «il processo mediante il quale i consumatori/investitori migliorano le proprie conoscenze riguardo a prodotti, concetti e rischi in campo finanziario e, grazie a informazioni, istruzione e/o consigli imparziali, sviluppano le abilità e la fiducia nei propri mezzi necessarie ad acquisire maggiore consapevolezza delle opportunità e dei rischi finanziari, a fare scelte informate, a sapere dove rivolgersi per assistenza e a prendere altre iniziative efficaci per migliorare il loro benessere finanziario».

Le opportunità offerte dal mondo creditizio sono una rappresentazione molto chiara di come sia necessaria una corretta preparazione prima di avventurarsi nel sistema finanziario. Attraverso i prestiti è possibile acquistare ogni cosa: dall’abitazione al cellulare; dall’auto alle vacanze; dall’istruzione superiore alla cerimonia. Così, l’offerta di strumenti di credito, pubblicizzata in ogni angolo o media, proposta sempre con molta semplicità, in realtà non è mai semplice e per scegliere in modo opportuno occorre guardare molti aspetti interni e, soprattutto avere una prospettiva oltre l’oggi, perché gli effetti di una qualche scelta durano nel tempo, a volte per un lungo periodo.

La consapevolezza delle opportunità e dei rischi, unita alla fiducia nei propri mezzi appena richiamate nella definizione dell’Ocse, ci indicano ancora un’altra considerazione fondamentale riguardante i fini per i quali il denaro può essere speso, investito o comunque utilizzato. L’uso del denaro, quale “valore” materiale, segue infatti le necessità, ma è anche molto legato alla scala dei valori immateriali, a volte anche alla via dei sentimenti e delle emozioni (come sanno molto bene i pubblicitari!).

Il percorso personale e familiare necessario per questo tipo di riflessione va considerato con molta delicatezza e pazienza perché la scala delle priorità, dei valori, dei sentimenti e delle emozioni è soggettiva (o intersoggettiva) e non può essere facilmente generalizzata, ciascuno ne ha una propria. Sul piano pratico quindi l’operazione non è semplice, ma può essere facilitata, se si vuole, dall’uso di uno strumento alla portata di tutti ed estremamente efficace: il Bilancio familiare. Attraverso di esso è possibile leggere come “al rallentatore” l’entità delle risorse di cui disponiamo e le specifiche propensioni di spesa su base mensile.

Con la redazione del Bilancio acquisiamo via via un’idea sempre più precisa dei costi che affrontiamo, di tutti i costi anche minimi e quotidiani. In questo modo, guardandoli, potremmo chiederci se ci sono state o meno delle scelte di priorità che li hanno orientati e decidere infine, responsabilmente, se cambiare, adeguare o confermare quello che abbiamo osservato.

Speriamo allora di essere riusciti a incuriosire un po’ anche i più restii a “far di conto”, dando qualche valida ragione per iniziare ad avvicinarsi ad una rubrica che vuole essere un’opportunità di informazione e di educazione finanziaria, orientata al risparmio e all’uso “giusto” del denaro.

Crediamo che4conti in famiglia” possa aiutare ad utilizzare al meglio le risorse economiche familiari, tante o poche che siano, per valorizzarle evitando di sprecarle o, peggio, di implicarle in vicende complicate che possono metterle in serie difficoltà. Seguiteci allora e non vi annoierete!

14 ottobre 2022