Governo, si dimette il ministro Enrico Costa

Il titolare degli Affari regionali lascia dopo le tensioni degli ultimi giorni su ius soli e processo penale. Le ragioni in una lettera al premier Gentiloni

Il titolare degli Affari regionali lascia dopo le tensioni degli ultimi giorni su ius soli e processo penale. Le ragioni in una lettera al premier Gentiloni

Lascia il governo Gentiloni il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa (Alternativa popolare). Una decisione arrivata dopo le tensioni degli ultimi giorni, anche interne alla maggioranza, su ius soli e riforma penale, che era nell’aria da qualche giorno. A spiegarne le ragioni è lo stesso Costa, nella lettera di dimissioni presentata al presidente del Consiglio dei ministri. «In questi mesi – si legge nel testo – ho espresso il dissenso su alcuni provvedimenti motivando dettagliatamente le mie posizioni. C’è chi ha ritenuto queste opinioni fonte di pregiudizio per il governo ma anche chi le ha apprezzate perché hanno portato una interessante dialettica».

Esprimendo gratitudine al premier per avere «rispettato le mie idee» senza imporre «paraocchi», l’ormai ex ministro prosegue: «Non posso far finta di non vedere la schiera di coloro che scorgono un conflitto tra il mio ruolo e il mio pensiero. E siccome non voglio creare problemi al governo rinuncio al ruolo e mi tengo il pensiero». Quindi uno sguardo al futuro. Per Costa, è «il momento di lavorare a un programma politico di ampio respiro che riunisca quelle forze liberali che per decenni hanno incarnato aspirazioni, ideali, valori, interessi di milioni di italiani che hanno sempre respinto soluzioni estremistiche e demagogiche».

Il presidente Gentiloni ha preso atto delle dimissioni e ha assunto l’interim degli Affari regionali.

19 luglio 2017