Haiti: donne e ragazze «vulnerabili»

L’allarme degli esperti Onu, che parlano di «esplosione di violenza senza precedenti». A rischio la loro «integrità fisica e mentale». Ancora chiuse 900 scuole

Continuano a restare impunite, ad Haiti, le diffuse violazioni dei diritti delle donne e delle ragazze . A lanciare l’allarme è il gruppo di esperti di diritti umani delle Nazioni Unite che opera nel Paese caraibico, che parla di «esplosione di violenza senza precedenti» che mette a rischio la loro integrità fisica e mentale, oltre a minacciare costantemente la loro vita.

«Le donne e le ragazze continuano a soffrire in modo sproporzionato», denunciano in una dichiarazione, affermando che le disuguaglianze preesistenti e la discriminazione di genere hanno accentuato la situazione attuale. Gli esperti sottolineano, ancora, che lo scoppio della violenza ad Haiti ha provocato la perdita dei mezzi di sussistenza e l’insicurezza alimentare, sfollamenti multipli e diffusi, il crollo dell’istruzione, della sanità e di altri servizi essenziali. Fortemente limitato dal timore di rappresaglie e dalla mancanza di opportunità economiche anche l’accesso alla giustizia.

Non solo. «Le donne e le ragazze sfollate, che vivono in luoghi inadeguati e precari, sono particolarmente vulnerabili alla violenza sessuale», è il parere degli esperti, che denunciano anche l’aumento dei rischi e la diffusione del traffico di donne e ragazze a scopo di sfruttamento sessuale e schiavitù sessuale.

In un altro rapporto, elaborato dall’Associazione dei genitori haitiani, si informa che in tutto il Paese restano ancora chiuse 900 scuole. Da qui l’appello al nuovo Consiglio di transizione perché affronti l’emergenza educativa.

7 maggio 2024