Il prefetto Frattasi: «L’ostello Caritas non è “un ritrovo di sbandati”»
Il grazie del direttore Trincia per la solidarietà dimostrata nella nota inviata alle testate giornalistiche dopo le polemiche sul tema della sicurezza nei pressi della Stazione Termini. «Indispensabile rafforzare la collaborazione tra istituzioni e mondo del volontariato»
«Non corrisponde a realtà quanto si legge nell’articolo di stampa in cui si afferma che, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutasi nella giornata di ieri, sarebbe emersa l’intenzione di dismettere o di trasferire altrove il Centro di accoglienza dei senzatetto gestito dalla Caritas in via Marsala, nelle adiacenze della Stazione Termini». Lo afferma il prefetto di Roma Bruno Frattasi in una nota inviata ieri pomeriggio, 9 gennaio, alle testate giornalistiche. Parole per le quali che arrivano dopo l’articolo apparso su un quotidiano nazionale dal titolo “Via il centro Caritas: è un ritrovo di sbandati”.
Dalla Caritas diocesana, attraverso il direttore Giustino Trincia arriva la gratitudine «per la sensibilità e la solidarietà» dimostrata dal prefetto Frattasi, insieme alla soddisfazione per quanto emerso nella riunione che si è svolta in Prefettura, in cui il Comune di Roma si impegna a trovare nuovi spazi, in aggiunta a quelli di aiuto offerti dalla Caritas e di altre realtà del volontariato, per incrementare il numero di posti letto per le persone senza dimora. Un’iniziativa che, si legge nella nota stampa, «potrà garantire condizioni migliori delle zone adiacenti alla Stazione Termini sia sotto il profilo del degrado urbano che della sicurezza personale».
Per l’organismo pastorale diocesano, è «indispensabile rafforzare la collaborazione tra le istituzioni e il mondo del volontariato. Queste persone – osservano riferendosi al numero sempre maggiore di quanti trovano riparo nei pressi di Termini e delle altre stazioni cittadine – non sono la causa ma l’effetto di una pluralità di problemi non affrontati adeguatamente per decenni a Roma come altrove e richiedono idonee politiche di ascolto e di integrazione. L’errore più grande – proseguono – sarebbe isolarle ancora di più. Ferma restando la necessità di assicurare a tutta la città idonei livelli di sicurezza, occorre un tipo di intervento integrato che comprenda anche gli aspetti di assistenza, di cura e di reinserimento sociale».
In quest’ottica, i centri di accoglienza, «così come i volontari impegnati nell’assistenza alle persone in strada», insieme alle istituzioni pubbliche, sono «presidi preziosi di cui la città dispone per essere vicina a questa umanità sofferente. Le stazioni ferroviarie – rilevano ancora dalla Caritas romana – sono luoghi di aggregazione, spazi in cui ripararsi e, a Roma come del resto in molte città italiane, gli unici luoghi in cui a volte esistono bagni pubblici. Per questo diventano più facilmente luoghi di riferimento per chi vive in strada». E proprio grazie alla sensibilità di Ferrovie dello Stato, ricordano, sono nati in molte città d’Italia luoghi come l’Ostello “Don Luigi Di Liegro”, convenzionato con il Comune di Roma. «Si tratta spesso, degli unici presidi contro la solitudine e l’emarginazione di persone che più che sbandate sono abbandonate a sé stesse e se si vuole recuperarle dalla strada occorre proprio partire dall’incontrarle ed accogliere sulla strada».
È il motivo per cui il Servizio notturno itinerante esce ogni sera in tutta la città, «per incontrare, ascoltare e aiutare chi vive in strada in situazioni di particolare fragilità». Si tratta, spiegano dalla Caritas, di «una rete di aiuto alle persone senza dimora che coinvolge le parrocchie nei loro territori, a cui si affianca un’equipe di operatori professionali che mette a disposizione la sua esperienza per sostenere gruppi che vogliano iniziare a realizzare questo tipo di uscite nel proprio quartiere. Si può scrivere all’indirizzo servizioitinerante@caritasroma.it o chiamare il numero 366.6349003 per segnalare situazioni di fragilità».
Da ultimo, un appello: per far fronte alle numerose richieste, la Caritas invita tutti i romani alla donazione di coperte. «È un gesto semplice ma può salvare una vita». Il punto di raccolta unico per tutta la città è proprio l’Ostello “Don Luigi Di Liegro”, in via Marsala 109, aperto tutti i giorni 24 ore su 24.
10 gennaio 2023