“Mediterraneo frontiera di pace”, online il sito

Le pagine web dell’incontro organizzato dalla Conferenza episcopale italiana, in programma a Bari dal 19 al 23 febbraio. «Laboratorio di sinodalità»

Online da ieri, 7 gennaio, il sito dell’evento “Mediterraneo, frontiera di pace“, organizzato dalla Conferenza episcopale italiana, in programma a Bari dal 19 al 23 febbraio, quando si concluderà con la Messa presieduta da Papa Francesco. «La gravità delle crisi che stanno colpendo il bacino del Mare Nostrum è sotto gli occhi di tutti; come Chiesa abbiamo il dovere non solo di non chiudere gli occhi ma di comprenderla e denunciarla con forza», dichiara il cardinale presidente della Conferenza dei vescovi Gualtiero Bassetti. Con l’iniziativa di Bari, dunque, «la Chiesa italiana ha deciso di non unirsi al coro dei profeti di sventura, per riconoscere invece che qualcosa di nuovo può e deve nascere anche nell’area mediterranea».

Il portale, dalla grafica semplice e immediata, contiene informazioni, notizie e approfondimenti sull’incontro di riflessione e spiritualità che vedrà riuniti, nel capoluogo pugliese, i vescovi cattolici dei Paesi affacciati sul Mare Nostrum «per confrontarsi sui problemi e il futuro dell’area mediterranea, ma anche per rafforzare un processo organico di scambio e aiuto tra le Chiese», spiegano dall’Ufficio comunicazioni sociali della Cei.  L’appuntamento di Bari «vuole essere un laboratorio di sinodalità, intesa come stile da far trasparire nella stima vicendevole, nella gratitudine, nella cura delle relazioni. La Chiesa mediterranea, ricca di tradizioni liturgiche, spirituali ed ecclesiologiche infatti è presente e operosa, desiderosa di rafforzare le strutture di comunione esistenti e forse d’inventarne anche di nuove».

Ben visibile nelle pagine web anche il logo dell’evento, che richiama, nella forma semicircolare, l’idea dell’arcobaleno, segno di perdono e riconciliazione. Il colore dominante è l’azzurro del mare che intende rappresentare, oltre alle acque, l’insoddisfazione verso la condizione attuale e il desiderio di ricerca di una situazione nuova. La scritta MediTERRAneo, con la parola “terra” evidenziata, esprime proprio questo anelito. Le mani che si protendono l’una verso l’altra simboleggiano l’incontro e incarnano, allo stesso tempo, la ricchezza e la storia di ogni territorio che si affaccia sul bacino del Mare Nostrum. La figura stilizzata è immagine dello slancio che i vescovi e i popoli del Mediterraneo vogliono compiere per la promozione di una cultura del dialogo e per la costruzione della pace.

9 gennaio 2020