Scuola e orari scaglionati, «un problema sociale per ragazzi e famiglie»

Giannelli (Anp): «Tutti dicono che la scuola è al centro dell’interesse nazionale ma temo siano solo belle parole». La proposta: «Linee dedicate negli orari di punta»

Sembra una soluzione indolore, la più semplice da realizzare: eppure, i cosiddetti “orari scaglionati”, uno dei cardini del Piano per il rientro a scuola in sicurezza, può rappresentare un «problema sociale per i ragazzi e per le loro famiglie». Lo denuncia Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, l’Associazione nazionale dei presidi, evidenziando le principali criticità nelle misure previste per la riapertura. Tra queste, appunto, lo scaglionamento degli orari. «Il fatto che i mezzi pubblici non siano in grado di trasportare tutti gli studenti nell’orario tradizionale d’inizio delle lezioni crea un problema sociale ai ragazzi e alle loro famiglie – afferma -. Parliamo per lo più di ragazzi delle superiori, molti pendolari, alcuni con orari lunghi fino a sei ore al giorno: per questi, entrare alle 10 significherà tornare a casa dopo le 17, dopo aver mangiato solo un panino. Non è certo un’organizzazione di vita raccomandabile per questi ragazzi, già tanto sacrificati, né per le loro famiglie». L’impatto sarebbe pesante anche sull’organizzazione della scuola che, «dovendo restare aperta più a lungo, avrebbe bisogno di più personale per la vigilanza. E anche per i docenti gli orari cambierebbero».

Che fare, dunque? «Innanzitutto, non capisco perché lo stesso sforzo non sia richiesto ad altre attività, che potrebbero cambiare i loro orari per diminuire l’assembramento sui mezzi in quelle ore. Si dice tanto che la scuola è al centro dell’interesse della nazione ma viene il dubbio che siano solo belle parole». Concretamente, poi, le soluzioni alternative esisterebbero: «Basterebbe dedicare alcune linee agli studenti, almeno nell’orario d’ingresso, che è quello in cui si crea più affollamento sui mezzi, visto che in uscita gli orari sono già scaglionati». Se ne sta parlando? «No, se non in modo marginale, visto che il sistema dei trasporti non ritiene di poter modificare il suo assetto».

Tra le altre problematiche che particolarmente preoccupano l’associazione dei dirigenti scolastici, c’è la quesitone del Green pass: «Potrà essere molto difficile trovare il supplente per quei docenti che non hanno la certificazione valida. Tecnicamente, occorrerà chiedere la sostituzione di giorno in giorno, visto che non sapremo se l’indomani il titolare avrà il Green pass valido. Ed è molto difficile trovare un supplente per un giorno soltanto». (Chiara Ludovisi)

3 settembre 2021