Ucraina e Medio Oriente tra le priorità del Consiglio europeo

Summit straordinario per i 27 capi di Stato e di governo Ue, a Bruxelles. La condanna dell’attacco iraniano a Israele e il sostegno a Kiev. Mano tesa a Gaza e impegno per la sicurezza nella regione. Sullo sfondo, le elezioni europee e il rischio disinformazione

Si sono riuniti a Bruxelles nella notte i 27 capi di Stato e di governo Ue, per un summit straordinario che si è aperto con il nuovo appello – online – alla fornitura di armi del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Sul tavolo, anzitutto, la preoccupazione per l’escalation dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente, specie dopo l’attacco iraniano contro Israele.

Ribadito dal Consiglio europeo il «pieno e risoluto sostegno all’Ucraina, al suo popolo e alla sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale». Parallelamente, i leader d’Europa hanno condannato «fermamente» il «proseguimento da parte della Russia degli attacchi aerei e missilistici nei confronti di civili e infrastrutture civili e critiche dell’Ucraina, compreso il recente intensificarsi degli attacchi contro il settore energetico».

L’Unione europea e i suoi Stati membri intensificheranno la fornitura di assistenza umanitaria e di protezione civile, comprese attrezzature quali generatori di energia e trasformatori di potenza. Ma il Consiglio europeo ha sottolineato anche «la necessità di fornire urgentemente difesa aerea all’Ucraina e di accelerare e intensificare la fornitura di tutta l’assistenza militare necessaria, comprese munizioni di artiglieria e missili». Ancora, si va verso la destinazione a beneficio dell’Ucraina delle entrate straordinarie derivanti dai beni russi bloccati.

Riguardo al  Medio Oriente, «il Consiglio europeo condanna in modo fermo e inequivocabile l’attacco iraniano contro Israele e ribadisce la sua piena solidarietà al popolo israeliano e l’impegno a favore della sicurezza di Israele e della stabilità regionale». Il timore è quello di una escalation bellica, dopo una eventuale reazione israeliana. Di qui l’invito all’Iran e ai suoi mandatari a «cessare tutti gli attacchi» e l’esortazione a tutte le parti coinvolte «a dar prova della massima moderazione e ad astenersi da qualsiasi azione che possa aumentare le tensioni nella regione». L’Unione europea, ha stabilito il Consiglio, adotterà «ulteriori misure restrittive nei confronti dell’Iran, in particolare in relazione agli aeromobili senza equipaggio e ai missili».

Assicurato il pieno impegno dell’Ue a «contribuire all’allentamento delle tensioni e alla sicurezza nella regione» ma anche quello a «collaborare con i partner per porre fine senza ritardo alla crisi a Gaza e attuare la risoluzione 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, anche ottenendo un cessate il fuoco immediato e la liberazione senza condizioni di tutti gli ostaggi, nonché fornendo un accesso pieno, rapido, sicuro e senza restrizioni agli aiuti umanitari su scala appropriata ai palestinesi che ne hanno bisogno». L’Unione europea «mantiene il suo fermo impegno a favore di una pace duratura e sostenibile basata sulla soluzione dei due Stati».

All’attenzione del Consiglio europeo anche il fronte tra Israele e Libano. L’Ue, hanno assicurato i 27 leader, «è pronta a collaborare con tutti i partner per evitare un ulteriore inasprimento delle tensioni nella regione, in particolare in Libano». Confermata la «determinazione» dell’Ue a sostenere nel Paese «le persone più vulnerabili in Libano, compresi i rifugiati, gli sfollati interni e le comunità di accoglienza che ne hanno bisogno», nonché a «fornire sostegno nella lotta al traffico e alla tratta di esseri umani». Non solo: il Consiglio europeo ha ribadito anche la necessità di «creare le condizioni per il rimpatrio sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati siriani definite dall’Unhcr».

All’orizzonte anche l’ottava conferenza di Bruxelles sulla Siria, in vista della quale il Consiglio europeo ha invitato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza e la Commissione a «esaminare e rafforzare l’efficacia dell’assistenza dell’Ue ai rifugiati siriani e agli sfollati in Siria e nella regione», invitando tutti i donatori a« mantenere o aumentare il livello di assistenza a loro favore».

Per quanto riguarda invece le ormai imminenti elezioni europee, il Consiglio ha rimarcato «la determinazione dell’Unione e dei suoi Stati membri a monitorare attentamente e contenere qualsiasi rischio derivante dalla disinformazione, anche attraverso l’intelligenza artificiale, nonché dalla manipolazione delle informazioni e dalle ingerenze da parte di attori stranieri nei processi elettorali». Di qui l’invito alle istituzioni europee e alle autorità nazionali a «cooperare su tali questioni».

Affrontato nella serata di ieri anche il nodo delle relazioni Ue-Turchia. «È nell’interesse strategico dell’Unione europea – si legge nel documento emerso dal vertice – poter contare su un contesto stabile e sicuro nel Mediterraneo orientale e sviluppare relazioni di cooperazione reciprocamente vantaggiose con la Turchia», per le quali viene definito «determinante» l’impegno costruttivo della Turchia stessa. Lo snodo indicato è la questione di Cipro, per la quale si evidenzia la necessità della «ripresa» e dell’«avanzamento» dei colloqui. Il Consiglio europeo «mantiene il suo pieno impegno a favore di una soluzione globale del problema di Cipro, nel quadro delle Nazioni Unite, in conformità delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e in linea con i principi su cui si fonda l’Unione».

La riunione del Consiglio prosegue, nella giornata di oggi, 18 aprile, sui temi economici.

18 aprile 2024