Comunicazione, i documenti del Magistero online in una biblioteca digitale

Oltre 1.100 documenti in traduzione multilingue, dal I al XXI secolo; un navigatore per esplorare le fonti; una piattaforma per lo studio personale

A disposizione oltre 1.100 documenti in traduzione multilingue, dal I al XXI secolo; un navigatore che guida a esplorarne le fonti; una piattaforma per lo studio personale

Una vera e propria biblioteca digitale online, dedicata ai documenti del Magistero pontificio sulla comunicazione. È la proposta del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, presentata questa mattina, mercoledì 30 settembre, in Sala stampa vaticana. Si tratta di www.chiesaecomunicazione.com, un sito che ora mette a disposizione brani scelti da oltre 1.100 documenti in traduzione multilingue, dal primo al ventunesimo secolo; un “navigatore” che guida ad esplorarne le fonti disponibili in rete; una piattaforma per la lettura e per lo studio personale; un ambiente aperto alla collaborazione.

L’accesso al sito è gratuito e i destinatari sono, in particolare, quanti lavorano in centri di studio e di formazione della Chiesa e non dispongono di una grande biblioteca. Il progetto, a cura di Franco Lever e Paolo Sparaci, docenti della facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana, fa riferimento alla persona e all’opera di padre Enrico Baragli, gesuita, un pioniere nella Chiesa italiana dello studio degli «strumenti della comunicazione sociale». I materiali offerti a studiosi e semplici interessati, ha sottolineato il presidente del dicastero pontificio monsignor Claudio Maria Celli, «sono estremamente significativi poiché mostrano come la Chiesa, lungo tutta la sua storia, ha cercato di confrontarsi con i cambiamenti dei mezzi e delle forme di comunicazione che hanno plasmato la cultura e la società umana».

La raccolta dunque «permette di apprezzare come i modi e i mezzi della Chiesa per esprimere il suo messaggio si sono trasformati nel corso degli anni – ha continuato l’arcivescovo -, tenendo conto dei cambiamenti e degli sviluppi nelle forme e nelle tecnologie della comunicazione di massa». Da una cultura prevalentemente orale a una in cui la parola scritta ha prevalso, fino ai media digitali e alle reti sociali. «Quello che emerge – ha aggiunto ancora il presule – è uno sforzo costante da parte della Chiesa per garantire che la buona notizia del Vangelo sia fatta conoscere ai suoi contemporanei, in modi culturalmente appropriati e che realizzano pienamente le potenzialità dei nuovi modelli di comunicazione e delle tecnologie in via di sviluppo».

Dai curatori del nuovo sito arriva intanto la rassicurazione che “Chiesa e Comunicazione” rimarrà comunque «un progetto work in progress», con la prospettiva di far crescere l’archivio, ampliandolo con i contributi delle Conferenze episcopali e dei documenti della Chiesa ortodossa e delle Chiese evangeliche.

30 settembre 2015