Arcivescovo di Manila, cardinale, dal 14 maggio 2015 presidente di Caritas Internationalis: Luis Antonio Tagle racconta il suo percorso biografico e intellettuale, e la sua «passione ecologica» per la prima volta in un libro, in uscita in questa settimana anche in formato elettronico, per i tipi di Editrice missionaria italiana. “Ho imparato dagli ultimi. La mia vita, le mie speranze”: questo il titolo. In dialogo con i giornalisti Gerolamo e Lorenzo Fazzini, nei 7 capitoli del volume il porporato ripercorre per filo e per segno la propria vita: dalla formazione in una famiglia di salde radici cristiane, con ascendenze cinesi, all’iniziale interesse per la medicina fino alla vocazione al sacerdozio inteso come «servizio ai poveri». Senza tralasciare gli imprevisti cambiamenti di programma vissuti nel corso degli anni.

Nel volume Tagle svela aneddoti, curiosità, rivela i suoi riferimenti intellettuali e i suoi maestri di pensiero e azione. E racconta del suo rapporto prima con Papa Wojtyla e poi con Papa Ratzinger, che lo volle, quarantenne teologo, come membro della Commissione teologica internazionale. Nel corso del dialogo con gli intervistatori, si legge in una nota, Tagle risponde anche a domande su argomenti “caldi” nella Chiesa, come la questione degli abusi sessuali su minori perpetrati da membri del clero, il rapporto tra Chiesa e ricchezza, l’accusa di “pauperismo” rivolta a Papa Francesco e al suo sogno di «una Chiesa povera e per i poveri», che Tagle sottoscrive in pieno. Da ultimo, anche la questione “migrazioni”, che riguarda da vicino le Filippine. In chiusura del volume, un’intervista sul modello del celebre “questionario di Proust”, nella quale il cardinale rivela i propri hobby, interessi e curiosità in materia di fede e di cultura.

13 ottobre 2016