L’impegno delle testate Fisc per “Raccontare l’accoglienza”

Concluso il seminario di aggiornamento per i giornalisti. Il presidente Zanotti: «Il nostro compito è dire quello che altri non dicono»

Concluso il seminario di aggiornamento per i giornalisti. Il presidente Zanotti: «O abbiamo qualcosa da dire all’uomo o dov’è la missione della Chiesa?»

«Rifiuto la definizione di giornalista cattolico: cattolico non è semplicemente un aggettivo. L’essere cattolico precede qualunque definizione». Si infervora Francesco Zanotti, presidente della Federazione italiana settimanali cattolici, durante il convegno nazionale “Raccontare l’accoglienza”, XXV seminario Fisc di aggiornamento organizzato con l’Ucsi intitolato a monsignor Alfio Inserra, che si è tenuto in Sicilia dal 22 al 25 settembre. Punto di raccolta Lido di Noto, presso un hotel vista Mediterraneo, a 400 km da Lampedusa e a mezz’ora di strada da Pozzallo, sede di un centro di accoglienza per i migranti. Pino Malandrino, direttore dell’autoctono “La vita diocesana”, e il delegato regionale Fisc Giuseppe Vecchio, direttore de “La voce dell’Jonio”, hanno deciso di utilizzare l’evento formativo per parlare di migranti, stampa e realtà locali con le testimonianze di chi l’accoglienza la vive: «La formazione è fondamentale, ora più che mai» ha detto Vecchio.

La realtà è complessa, la questione migranti agita tutte le diocesi. «I corridoi umanitari – ha detto la deputata Pd Sofia Amoddio, presidente della Commissione Giustizia, intervenuta nel dibattito “Incontri e confronti tra culture e religioni” – sono in discussione, ma non possiamo farli da soli», ha spiegato riferendosi al progetto ecumenico della Comunità di Sant’Egidio. Quindi ha rincarato: «I Paesi che non accettano migranti sono il volto “demoniaco” dell’Unione». L’accoglienza dei migranti diventa ogni giorno più necessaria, come ha espresso alla platea il giorno dopo don Fortunato Di Noto, dell’associazione Meter contro la pedofilia: «I pericoli che corrono sono infiniti, che facciamo, li lasciamo per strada?».

Le riflessioni degli esperti si sono intrecciate alle personali esperienze dei giornalisti. Marco Gatti, giornalista de “Il Settimanale” di Como, racconta sul pullman dall’aeroporto all’hotel che nella sua città ci sono gli accampamenti come a Ventimiglia, ma la Caritas si è già attivata per i percorsi di integrazione per i 300 immigrati arrivati; padre Carmelo Petrone dell’arcidiocesi di Agrigento, direttore de “L’amico del popolo”, con l’aiuto della giornalista Marilisa Della Monica, mette su 8 pagine di quotidiano e copre città fondamentali: «Lampedusa ha avuto un incremento del turismo del 30%», fa sapere a cena dopo la visita guidata di Noto. «Dobbiamo dire la verità» ha detto la giornalista Alessandra Ferraro vice caporedattore del TgR Rai durante l’incontro “Come parlare di minori migranti e delle loro fragilità”. Alle sue spalle la foto del piccolo Aylan riverso sulla spiaggia, morto in un tragico viaggio della speranza. Mariapaola Malandrino, avvocato e tutore legale per i bambini migranti non accompagnati ha spiegato i diritti di chi fugge dal proprio Paese: «Ci lamentiamo per i costi, che paga in buona parte l’Ue, ma cosa ne facciamo di loro?» ha chiesto raccontando la storia di una piccola assistita malata di tubercolosi.

Durante il convegno hanno avuto spazio storie che spesso non hanno eco mediatica. Si è partiti dal racconto di Gaetano Giunta, segretario della fondazione di Comunità di Messina che opera per creare un’economia diversa: dal recupero dei luoghi di degrado, all’installazione di pannelli solari. Quindi missionari di diverse congregazioni hanno raccontato le loro esperienze in Asia e Africa, e di come adesso convivano a Modica per creare integrazione. Ultima tappa, la fondazione Casa Don Pino Puglisi, in ricordo del parroco ucciso dalla mafia. Qui il gruppo di giornalisti ha potuto vedere il lavoro della Caritas di Noto, diretta da Maurilio Assenza, per le madri in difficoltà, a cui viene data la possibilità di lavorare per il laboratorio dolciario e la focacceria. «Il cattolico giornalista – ha detto a Roma Sette Zanotti – è quello che sa che tutto quello che ha a sua disposizione non è suo ma lo deve amministrare, e se ha ricevuto dei talenti nel giornalismo, li deve rendere moltiplicati».

È un momento delicato per le 192 testate Fisc. A novembre la Federazione si prepara a cambiare i propri vertici e soffre la crisi della carta stampata, come si è approfondito nelle due tavole rotonde svolte nella trasferta al palazzo vescovile di Noto. Il vescovo di Acireale Antonino Raspanti, presidente della commissione Comunicazioni Sociali della Cei, ha fatto molto discutere: «Oggi è tutto radicalmente su un altro asse», ha detto riferendosi ai colossi Google e Facebook. La comunità si è fatta «community». Il rischio, ha evidenziato, «è che restiamo marginali. Il punto è cercare di capire come intercettare l’interesse attraverso canali altri. Avverto il disagio e avverto il vantaggio – ha continuato -, intravedo la strada, ma capisco che siete voi a dover andare a fondo a questi meccanismi: senza rimpianti, occorre rischiare. Il conservatorismo non è possibile». Dopo di lui Domenico Ciancio, direttore de “La Sicilia”, ha ribadito l’importanza della tradizione, anche se ha ammesso che i nuovi strumenti sono fondamentali, annunciando un progetto con Google e Avvenire. Per Vincenzo Grienti, responsabile web di Tv2000, la chiave è creare integrazione tra i vari sistemi. Padre Adriano Bianchi, direttore de “La Voce del Popolo” di Brescia, è ottimista: «Stiamo rilanciando il nostro sito, nascono altre testate cartacee oltre la nostra, questo vuol dire che lo spazio c’è».

«Il ruolo dei giornali diocesani è raccontare quello che altri non raccontano – ha detto durante il suo intervento Zanotti – . Se noi pensiamo a un riduzionismo che ci vuole confinati a un bollettino diocesano, i nostri fondatori si rivoltano nella tomba. I giornali diocesani sono nati alla fine dell’800: o abbiamo qualcosa da dire all’uomo, o dov’è la missione della Chiesa? La Fisc prima di tutto è un’esperienza ecclesiale».

27 settembre 2016