Usa, i vescovi chiedono «politiche umane» per immigrati e rifugiati

La richiesta al presidente eletto Trump in apertura dell’assemblea generale della Conferenza episcoaple, a Baltimora fino al 17 novembre

La richiesta al presidente eletto Trump in apertura dell’assemblea generale della Conferenza episcoaple, a Baltimora fino al 17 novembre

È arrivata in una lettera firmata dal presidente, l’arcivescovo di Louisiana Joseph Kurtz, la richiesta dei vescovi cattolici degli Stati Uniti d’Ameria al presidente eletto Donald Trump di adottare «politiche umane» nei confronti di immigrati e rifugiati. Una richiesta scaturita in apertura dell’assemblea generale d’autunno della Conferenza episcopale statunitense, in corso a Baltimora fino al 17 novembre.

Nel testo si esprime anzitutto la «volontà di lavorare insieme per la tutela della vita e la promozione della dignità umana». Quindi si sottolinea che fanno parte dell’identità dei cattolici il servizio e l’accoglienza alle persone in fuga dai conflitti e dalla violenza. «Per questo continueremo a promuovere politiche per proteggere la dignità umana dei rifugiati e degli immigrati, per mantenere le famiglie unite, e allo stesso tempo  per preservare l’onore e il rispetto delle leggi di questo Paese», scrive monsignor Kurtz.

Già nei giorni scorsi il vescovo ausiliare di Seattle monsignor Eusebio Elizondo, che è presidente della Commissione episcopale sulle migrazioni della Conferenza episcopale Usa, era intervenuto per chiedere un trattametno «umano» degli immigrati anche dopo la vittoria alle presidenziali del repubblicano Trump. Dal Texas si è alzata anche la voce del vescovo di El Paso Mark Joseph Seitz, che ha incoraggiato a «non avere paura», ribadendo alla popolazione latina che la Chiesa rimarrà al suo fianco.

16 novembre 2016