Coronavirus: nuove regole dal 1° febbraio. Il Lazio resta “giallo”
Nella Regione 291.783 i casi positivi. A Roma sono 5.620; 7 i decessi, tra cui quello della piccola Ginevra, 2 anni, deceduta al Bambino Gesù. Dal 1° febbraio intanto Green pass obbligatorio nei principali uffici e attività e sanzioni per gli over 50 non vaccinati; dal 15 la sospensione dal lavoro
Per questa settimana il Lazio resta in zona gialla, colore che contrassegna la Regione dal 3 gennaio. I cittadini attualmente positivi al Covid-19 sono 291.783 di cui 11.533 nuovi casi si sono registrati ieri, domenica 30 gennaio, su un totale di 90.576 tamponi processati, portando il rapporto tra positivi e tamponi al 12,7%. Rispetto al report di sabato i casi sono 668 in meno. I pazienti ricoverati in area medica sono 2.146 (+24 rispetto a sabato); 204 quelli in terapia intensiva. I casi a Roma sono 5.620. Sette i decessi, tra i quali la piccola Ginevra, la bimba di soli due anni di Mesoraca, provincia di Crotone, morta per Covid nella tarda serata di sabato all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove era stata trasferita dall’ospedale di Catanzaro a bordo di un C-130 dell’Aeronautica militare. «La paziente era arrivata già intubata e in condizioni disperate, con insufficienza respiratoria e compromissione delle funzioni vitali – comunicano con una nota congiunta l’Unità di Crisi Covid della Regione Lazio e il Bambino Gesù -. Nonostante tutti i tentativi dei sanitari, la bambina è deceduta poche ore dopo l’arrivo in ospedale. Ai familiari della piccola va il più profondo sentimento di cordoglio e vicinanza». La morte di Ginevra «rappresenta una ferita dolorosa per tutti noi – ha detto il presidente della Regione Nicola Zingaretti -. Ci stringiamo attorno alla famiglia che sta vivendo questo grande dolore e voglio rivolgere loro a nome mio e dell’amministrazione regionale le condoglianze più sentite». Cordoglio è stato espresso anche dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
Per quel che riguarda la campagna vaccinale, le somministrazioni complessive sono oltre 12,6 milioni, di cui 57mila solo nella giornata di sabato, «pari al 48% in più del target della struttura commissariale», rimarca l’assessore D’Amato. Al momento sono vaccinati con doppia dose il 98% degli adulti e il 91% degli over 12. Più di 3,4 milioni, invece, le dosi booster effettuate, grazie alle quali è stato raggiunto l’obiettivo del 70% di copertura con terze dosi della popolazione adulta. Nella fascia pediatrica 5-11 anni sono oltre 120mila i bambini ai quali è stata inoculata la prima dose. Mercoledì 2 febbraio è in programma l’Open day rivolto alle donne in gravidanza e in allattamento.
Il Lazio fa i conti con il coronavirus esattamente da due anni. Era il 29 gennaio 2020 quando all’ospedale Spallanzani furono ricoverati i coniugi cinesi Xianming Liu e Yamin Hu, originari di Wuhan e in vacanza in Italia. Sabato mattina, nel piazzale antistante l’ospedale si è tenuta una cerimonia commemorativa alla presenza del direttore dell’Istituto Spallanzani Francesco Vaia e dell’assessore D’Amato, per ricordare l’impegno della sanità regionale in questi due anni di pandemia e ringraziare tutti gli operatori sanitari per la professionalità e il lavoro svolto.
Per fronteggiare l’emergenza coronavirus nella serata di oggi, 31 gennaio, dovrebbe riunirsi il Consiglio dei ministri che potrebbe varare nuove regole. Intanto da domani, 1° febbraio, cambiano le regole relative al Green pass. La durata della certificazione verde – come già previsto dal decreto Festività approvato nel pieno della quarta ondata di Covid – viene ridotta da 9 a 6 mesi, con effetto anche retroattivo. Contestualmente, scatta l’obbligo di presentare il QR code ottenuto tramite vaccino, tampone o certificato di guarigione per entrare nei principali uffici ed attività, comprese Poste, banche, centri commerciali e tabaccherie. Restano esclusi negozi alimentari e di vendita del cibo per animali domestici, distributori di carburante, farmacie, parafarmacie e negozi di ottica. Nessun obbligo di verifica per titolari o gestori degli esercizi, che possono però effettuare dei controlli a campione.
Sempre a partire dal 1° febbraio, gli over 50 non vaccinati – circa un milione e mezzo di persone – rischiano una sanzione una tantum di 100 euro, come deciso dal decreto che ha imposto l’obbligo vaccinale per quella fascia d’età. I controlli saranno effettuati a campione; le multe saranno inviate, su segnalazione del ministero della Salute, dall’Agenzia delle entrate, che monitorerà l’anagrafica vaccinale. Esentati quanti non si sono sottoposti al ciclo vaccinale per motivi di salute, ai quali è richiesta però la presentazione di una certificazione medica. Dal 15febbraio poi entrerà in vigore l’obbligo del Super Green pass per tutti i lavoratori over 50. Chi verrà sorpreso senza il certificato rischia una multa dai 600 ai 1.500 euro; chi non presenterà la documentazione sarà considerato assente ingiustificato con la sospensione dello stipendio, mantenendo comunque il posto di lavoro.
31 gennaio 2021