Fedez in visita al centro interculturale MaTeMù: «Luogo fondamentale»

Lo Spazio Giovani e Scuola d’Arte di Cies onlus aperto dal 2010 all’Esquilino ospita nei suoi locali decine di ragazzi. «Grati per l’aiuto nel diffondere la nostra filosofia educativa»

Una giornata di musica, scambio e inclusione. Il rapper Fedez ha fatto visita martedì 7 maggio a MaTeMù, lo spazio giovani e scuola d’arte di Cies onlus di Roma. Aperto dal 2010 nel quartiere Esquilino, ha ospitato nei suoi locali, concessi dal municipio I, decine di migliaia di ragazze e ragazzi. Nel corso della visita, Fedez ha prima avuto un’occasione di confronto con i responsabili del centro durante la quale si è parlato di possibili collaborazioni future. «Credo che MaTeMù sia un luogo fondamentale per il tessuto sociale di tutto il territorio italiano – ha sottolineato il cantante – perché luoghi di aggregazione giovanile nel nostro Paese sono sempre più rari se non spariti del tutto. Questo spazio offre non solo occasioni di crescita artistica e umana, ma anche opportunità di confrontarsi, incontrarsi dal vivo e uscire di casa. Mi ha colpito molto l’eterogeneità dei servizi offerti, che va dall’aiuto pragmatico a tutta una serie di complessità che i giovani sperimentano fino a includere tutti trasversalmente: chi vive ai margini e chi no».

Terminata la riunione, il cantante ha incontrato i ragazzi del gruppo di scuola rap gestita per MaTeMù dal docente Andrea Tagliaferri. Mister T, Fedez e i giovani allievi hanno ingaggiato un fitto colloquio che ha toccato tantissimi temi, dal senso di fare musica, gli inizi della carriera, la specificità dello stile rap, fino a questioni profonde come il trovare una direzione nella propria vita attraverso l’arte, l’importanza di uscire di casa, stare insieme. Alcuni studenti  hanno poi presentato le loro composizioni, tra cui il brano con un testo composto da un giovane migrante prima di attraversare il Mediterraneo e cantato dallo stesso con una giovanissima rapper.

«Siamo grati a Fedez – ha spiegato Adriano Rossi, coordinatore di MaTeMù – per questa incursione nelle nostre attività e per aver deciso di aiutarci a diffondere la nostra filosofia educativa basata sull’arte, ogni tipo di arte e in particolare la musica. Attraverso il rap, e non solo, abbiamo da sempre creato un ambiente di socializzazione e di crescita personale molto efficace, che nel nostro Spazio Giovani e Scuola d’Arte MaTeMù, a titolo completamente gratuito, tutti i pomeriggi, si è rivelato un prezioso alleato anche nell’affrontare il disagio psicologico e sociale e la solitudine in cui purtroppo sempre più spesso si trovano ragazzi e ragazze. Per noi diffondere questo modello, questa filosofia fra i giovani e le giovani così come fra educatori, insegnanti, genitori, psicologi e operatori del sociale, è un obiettivo molto importante».

9 maggio 2024