Giornata mondiale dei poveri, la Messa con il Papa e le iniziative di solidarietà

Presentata dall’arcivescovo Rino Fisichella la IV edizione dell’appuntamento, il 15 novembre. 5mila pacchi viveri per le famiglie di 60 parrocchie romane e 350mila mascherine per gli studenti delle periferie

«La Giornata mondiale dei poveri, anche se limitata nelle iniziative, permane come un appuntamento a cui le diocesi nel mondo guardano per mantenere vivo il senso di attenzione e di fraternità nei confronti delle persone più emarginate e disagiate». Lo ha affermato l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, questa mattina, 12 novembre, in occasione della presentazione della IV edizione della Giornata, accompagnato dal sottosegretario del Pontificio Consiglio Graham Bell. Presenti anche i protagonisti di alcune delle iniziative di solidarietà promosse per questo appuntamento annuale: il Ceo della As Roma Guido Fienga, in rappresentanza di Roma Cares, e il fondatore del gruppo Elite Supermercati Franco Fedeli, con il direttore operativo Marco Conti.

Come ha ricordato Fisichella, il tema della Giornata «si articola intorno all’espressione biblica: “Tendi la mano al povero”. Con uno sguardo lungimirante, il Santo Padre nel suo Messaggio ha voluto sottolineare l’urgenza a cui la pandemia per Covid-19 ha sottoposto il mondo intero. Ancora una volta – ha spiegato l’arcivescovo – anche Papa Francesco ha teso la sua mano con diverse iniziative per rendere concreta e più efficace questa Giornata. Domenica 15 novembre alle 10, nella basilica di San Pietro, celebrerà la Santa Eucaristia», che sarà trasmessa da Rai 1, Tv2000, Telepace e in streaming sul portale di Vatican News in sei lingue. «Saranno simbolicamente presenti nella basilica solo 100 persone in rappresentanza di tutti i poveri del mondo», oltre a dei volontari e dei benefattori. Sospese, invece, in rispetto delle normative anti Covid, le tradizionali iniziative come il presidio medico in piazza San Pietro e il pranzo nell’Aula Paolo VI. Tuttavia, nell’ambulatorio sotto il colonnato, i poveri che accedono ai dormitori possono sottoporsi a tampone, dalle 8 alle 14: in due settimane sono stati effettuati 50 tamponi al giorno, oltre alla somministrazione di vaccini antinfluenzali. Nei prossimi giorni, poi, in alcune parrocchie periferiche sarà presente un caravan con lo staff del professore Andreoni per assistere le persone che soffrono di patologie come Hiv ed epatite C.

Fisichella ha quindi presentato alcune iniziative in atto: «Siamo riusciti a realizzare alcuni segni molto semplici che esprimono la vicinanza e l’attenzione di Papa Francesco in questo frangente. Con il grande supporto di Roma Cares e la generosità di Elite supermercati, stiamo provvedendo in questi giorni a inviare 5mila pacchi viveri di prima necessità alle famiglie di circa sessanta parrocchie romane che, specialmente in questo periodo, si trovano in difficoltà. Ogni scatola contiene alimenti di vario genere, insieme ad alcune mascherine e a un biglietto con una preghiera di Papa Francesco. Cinquemila – ha osservato il presule – può sembrare una cifra risibile: non è così. Abbiamo dovuto prendere un padiglione della fiera di Roma per i pallet dei prodotti inseriti nei pacchi. Uno spettacolo alquanto toccante, soprattutto vedere la gioia dei nostri parroci che sanno bene come distribuire alle famiglie questi prodotti». Dal pastificio “La Molisana” anche quest’anno 2,5 tonnellate di pasta, che saranno destinate a diverse Case famiglia e associazioni caritative.

Altra iniziativa, quella della UnipolSai Assicurazioni grazie alla quale è stato possibile «inviare un primo blocco di 350mila mascherine, per almeno 15mila studenti dei diversi gradi di scuola, soprattutto nella grande periferia della città, per essere anche in questo caso di sostegno alle famiglie e alleggerirle almeno della spesa delle mascherine. Un invito ai giovani studenti perché non sottovalutino i rischi della pandemia». Da diverse Chiese, ha concluso Fisichella,  «sono già giunte tante adesioni che lasciano presagire anche per questa Giornata un’attiva partecipazione, realizzata tuttavia nelle forme di vicinanza più familiari e nelle proprie case per evitare la diffusione del virus». Tra queste, l’invito della Chiesa canadese a ospitare un povero in famiglia per il pranzo di domenica.

12 novembre 2020