Il cammino sinodale nella diocesi di Roma

Alle parrocchie viene proposto un itinerario sulle Beatitudini, con otto incontri, che sarà il “luogo” in cui avviene anche la consultazione. Domande in dieci temi. L’equipe diocesana guidata da due referenti diocesani

Il cammino sinodale nella diocesi di Roma è partito già da lunedì 11 ottobre, con gli incontri del cardinale vicario Angelo De Donatis nei diversi settori, proprio il giorno successivo alla Messa di apertura celebrata da Papa Francesco. Ma adesso sta entrando nel vivo in tutte le comunità parrocchiali. Per portarlo avanti al meglio, sono a disposizione diversi documenti della Cei, il discorso del Papa nell’udienza alla diocesi di Roma e indicazioni della diocesi scaricabili online. Inoltre, proseguirà anche quest’anno la formazione per le équipe pastorali, che sarà parte integrante del cammino sinodale: il primo appuntamento è in programma per sabato 6 novembre, dalle 10 alle 11, sul canale Nsl e sulla pagina Facebook della diocesi. Sui social e sul sito diocesano saranno disponibili a breve anche due video dedicati al tema.

«Il cammino sinodale punta a creare lo “spazio” in cui emerga la voce dello Spirito Santo e non la nostra voce – si legge nelle Indicazioni preparate dalla diocesi di Roma -. La voce dello Spirito risuona attraverso l’ascolto della Parola di Dio e attraverso l’ascolto dei fratelli, quando la comunità cristiana si riunisce e compie un discernimento comunitario su ciò che vive, su ciò che ascolta, sulla storia umana che abita». Alle comunità parrocchiali viene proposto un cammino sulle Beatitudini: si tratta di un itinerario spirituale di otto incontri (uno per beatitudine) che sarà il “luogo” in cui avviene anche la consultazione sinodale: lì si affrontano l’interrogativo fondamentale e le domande che lo articolano, suddivise in dieci temi. In concreto, quindi, si legge nelle Indicazioni, «gli incontri sinodali, assembleari o di gruppo, partiranno sempre dall’ascolto della Parola delle Beatitudini e verranno custoditi dal clima creato da questo ascolto».

A livello diocesano, viene inoltre costituita una équipe diocesana, come previsto dal vademecum del Sinodo dei vescovi, guidata da due referenti: la sua funzione consiste nel coordinare il cammino sinodale in sinergia con il cardinale vicario e con il Consiglio episcopale. Mentre in parrocchia «bisognerà prima di tutto vedersi con l’équipe pastorale parrocchiale. Una domenica di fine ottobre e di inizio novembre – è il suggerimento – può essere l’occasione per proporre a tutti il cammino sinodale: durante l’omelia o al termine della celebrazione si spiega il senso del percorso sinodale, si inseriscono delle specifiche intenzioni nella preghiera dei fedeli, si distribuisce il Messaggio della Cei all’uscita dalla celebrazione, si diffonde tra i parrocchiani e nei gruppi degli operatori pastorali il video e lo si mette nel sito della parrocchia». Ma nell’arco dell’anno «è importante trovare occasioni di incontro con chi non partecipa alla vita della comunità – è la conclusione -, o perché cristiano non praticante o perché credente di altre religioni o perché non credente. Il farsi vicini a queste persone, il dialogo, il prendere sul serio il loro punto di vista (anche quando è critico verso la fede o la Chiesa), testimonia il coraggio di una comunità cristiana capace di “prendere l’iniziativa”, di accogliere e coinvolgersi, di mettersi in discussione».

25 ottobre 2021