Minori: negli ultimi 4 anni aumentato l’adescamento online

Internet Watch Foundation: nel 2023 275.652 pagine web con bambini vittime di abusi. Telefono Azzurro: «Panorama insidioso». Il peso dell’intelligenza artificiale

Dedicato a “La dignità dei bambini nel mondo digitale” l’incontro organizzato oggi, 3 maggio, nella Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia dalla fondazione S.O.S. Telefono Azzurro ets in collaborazione con l’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e la Fondazione Child. L’obiettivo: approfondire le conseguenze dello sfruttamento sessuale a danno dei bambini e degli adolescenti, con uno sguardo rivolto al panorama internazionale, mettendo in luce il rapporto tra abusi e digitale .

I dati dell’Internet Watch Foudation dimostrano che l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori online sono in aumento a livello internazionale e rappresentano un problema diffuso, senza segni di rallentamento. Basti pensare che il 2023 è stato l’anno in cui la presenza di immagini di abusi sessuali di minori su web ha raggiunto il suo massimo: l’Istituto ha valutato 392.665 segnalazioni confermando che 275.652 pagine web contenevano immagini o video di bambini vittime di abusi sessuali.

Nell’analisi di Telefono Azzurro, «è ormai evidente che il panorama degli abusi è vasto e insidioso, dallo sfruttamento finanziario di bambini attraverso richieste di denaro online, all’oscuro e immorale commercio di immagini di abusi sui minori (Csam – Child sexual abuse material) generate sempre più spesso attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale fino al grooming, ovvero l’adescamento di minori a fini sessuali». Secondo un recente report, in un solo mese sono state pubblicate in un forum CSAM del dark web 20.254 immagini generate dall’intelligenza artificiale. Di queste, 11.108 contenevano materiale pedopornografico.

«Oltre ad assistere a un aumento nei numeri a livello internazionale – continuano da Telefono Azzurro -, si assiste anche a una maggiore complessità di casistiche e di tipologie di violenze sessuali. Anche grazie all’innovazione tecnologica, gli abusi sui minori nel mondo virtuale sono diventati significativamente più complessi rispetto al passato, con effetti devastanti che perdurano nel tempo e nuove forme, spesso più subdole e di complessa identificazione. La tecnologia assume spesso il ruolo facilitatore dell’abuso, agevolandone l’inizio, l’intensificazione e il mantenimento anche attraverso pratiche ricattatorie. Preoccupante l’uso dell’intelligenza artificiale generativa per creare immagini di abusi sessuali su minori, spesso indistinguibili dal materiale di abuso reale. Diversi Paesi, come per esempio il Regno Unito, si stanno già muovendo per affrontare la preoccupante crescita del materiale Csam generato dall’intelligenza artificiale, rendendo reato la generazione di strumenti online che creano questo tipo di materiale abusivo».

Dall’inizio del 2023 le segnalazioni in merito sono sempre più numerose, come rilevato da un’indagine dell’Internet Watch Foundation, da cui è emersa anche l’esistenza di manuali online per aiutare i criminali a perfezionare le tecniche di addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale con l’obiettivo di restituire risultati il più realistici possibile. Un capitolo a parte riguarda il caso di materiale autoprodotto. «L’autoproduzione di materiale abusivo da parte degli adolescenti è aumentata nel corso del tempo e ha coinvolto sempre più precocemente i bambini. Secondo Europol il fenomeno si è espanso in modo imprevedibile anche a causa della pandemia da Covid-19. Se prima il fenomeno riguardava soprattutto preadolescenti, dati raccolti da Internet Watch Foundation mostrano un aumento significativo di questo tipo di immagini raffiguranti anche bambini molto piccoli, di età compresa tra i 7 e i 10 anni (+67% rispetto al 2022)».

Per Telefono Azzurro, «sebbene l’abuso sessuale operato tramite tecnologia sia talvolta considerato meno grave rispetto all’abuso sessuale offline, gli esiti emotivi, psicologici e comportamentali sembrano essere gli stessi. Una vasta gamma di conseguenze psicologiche simili a quelle riportate tra le vittime di abuso sessuale offline (come la sofferenza psicologica, comportamenti autolesionistici o suicidari, problemi di sonno, problemi di fiducia, relazioni compromesse e difficoltà a scuola) è stata identificata nelle vittime di abuso assistito dalla tecnologia. La permanenza online delle immagini dell’abuso complica ulteriormente l’impatto dell’abuso stesso e può portare a più intensi sentimenti di colpa, nonché alla rievocazione dell’esperienza traumatica. Ad esempio, secondo l’FBI americana, da settembre 2021 a marzo 2023, almeno 20 minorenni negli Stati Uniti si sono suicidati dopo essere stati vittime di sextortion».

Secondo i dati del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni, sono soprattutto ragazzi di genere maschile, con un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, a denunciare e chiedere aiuto alla polizia postale in quanto vittime di sextortion, come dimostrano anche i dati di Telefono Azzurro. Generalmente commesso da soggetti conosciuti dal minore, per legami di parentela o per ragioni educative o di cura, anche l’adescamento dei minori a fini sessuali è un problema in crescita a livello mondiale, che mette sempre più bambini a rischio di subire abusi ed essere vittime di sfruttamento sessuale. Dai dati della National Society for the Prevention of Cruelty to Children (NSPCC) emerge che negli ultimi quattro anni sono aumentati dell’80% i crimini di grooming online.

Nelle parole del presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, «con l’avvento della tecnologia digitale, gli abusi hanno assunto nuove forme e si sono diffusi su scala globale. In risposta a questa sfida che sta diventando sempre più grande si rende necessario non solo sviluppare una piena consapevolezza sul tema, ma anche agire concretamente per contrastare tali problematiche. È necessario mettere a sistema tutte le risorse del Paese partendo dalle istituzioni, dal mondo accademico, dalla società civile e da tutti gli attori coinvolti, con l’obiettivo comune di proteggere la dignità e il diritto alla sicurezza di ogni individuo attraverso soluzioni concrete per affrontare gli abusi in tutte le loro forme, comprese quelle più insidiose che spesso si nascondono nella rete. Dal momento che la tecnologia, e soprattutto l’intelligenza artificiale generativa è in continua evoluzione – conclude -, non si può prevedere l’intera portata delle implicazioni che potrebbe avere nell’ambito degli abusi». Per stare al passo con i tempi allora «è fondamentale tenere monitorati i nuovi sviluppi e affrontare le minacce emergenti i lpiù rapidamente possibile per poter tutelare maggiormente minori e adolescenti. È inoltre fondamentale che tutti i Paesi firmatari si impegnino realmente a rispettare la Convenzione di Lanzarote per prevenire ogni forma di sfruttamento e di abuso sessuale nei confronti dei minori attraverso iniziative di formazione, prevenzione, educazione digitale e protezione».

3 maggio 2024