Nizza, Consiglio d’Europa: «Nostri valori più forti»

Il segretario Jagland esprime vicinanza al governo Francese. Conferenza Chiese Europee: «Colpiti ideali della Rivoluzione francese»

Il segretario Jagland esprime vicinanza al governo Francese. Conferenza Chiese Europee: «Colpiti ideali della Rivoluzione francese» 

Il Consiglio d’Europa «è solidale con la Francia e le sue autorità. Noi piangiamo le vittime, ma restiamo uniti contro il terrorismo che attacca i nostri valori, ai quali non rinunceremo». Thorbjorn Jagland, segretario generale CdE, esprime la vicinanza dell’istituzione continentale che ha sede proprio in Francia, a Strasburgo, per l’attentato di ieri sera a Nizza. «I diritti dell’uomo – afferma – e la preminenza dello stato di diritto restano al cuore della nostra democrazia. Forti di tali principi, prevarremo su coloro che cercano di distruggerci».

Di «attacco contro la Francia e contro l’Europa» parla invece Pedro Agramunt, presidente dell’Assemblea parlamentare del CdE. «Il terrorismo non conosce frontiere – prosegue – e un attacco contro uno dei nostri Stati membri è un attacco contro tutti noi». «Dobbiamo essere forti e non cedere alla paura… I valori che costituiscono le fondamenta della nostra società – la democrazia, i diritti dell’uomo, la tolleranza e il rispetto – sono più forti della paura, dell’odio e della divisione che i terroristi vogliono suscitare».

In un comunicato diffuso questa mattina, la Conferenza delle Chiese europee – organismo ecumenico che da Bruxelles riunisce tutte le Chiese di tradizione protestante, ortodossa e anglicana del continente – fa notare come l’attacco di Nizza sia avvenuto all’indomani di altri recenti e mortali attentati in Iraq, Siria, Bangladesh, Libia, Somalia. «La violenza di ieri – scrive la Cec – è simbolica in quanto è avvenuta il 14 luglio, giorno in cui la Francia celebrava la presa della Bastiglia e in cui i cittadini francesi commemoravano l’inizio della Rivoluzione Francese. In questo anniversario, siamo più che mai coscienti dell’eredità lasciata dal XVII secolo che promuove i valori dell’uguaglianza, della legalità e uno Stato che lotta per garantire a tutte le religioni pari diritti».

«Come Chiese e uomini di fede – commenta il segretario generale della Cec, Heikki Huttunen – dobbiamo chiederci: qual è il nostro ruolo? In che modo questa tragedia ci sta sfidando. Attraverso sforzi di pace e riconciliazione – prosegue la Cec – noi, Chiese in Europa, dobbiamo perseverare nel coltivare un’atmosfera di fiducia e di accoglienza con tutte le persone di fede e di buona volontà».

La Cec invita tutti a «continuare e rafforzare gli sforzi a costruire società in cui tutte le persone possano sentirsi al sicuro e accolte». Anche il Consiglio mondiale delle Chiese ha espresso il cordoglio per le vittime e assicura preghiere. Ma lancia – attraverso le parole del suo segretario generale, Georges Lemopoulos – un appello perché al «brutale attacco» si risponda con una «azione positiva» in «spirito di unità» affinché «nessuna comunità di minoranza possa diventare ora il capro espiatorio dei crimini di pochi».

 

15 luglio 2016