«Mentre la Francia stava celebrando la sua festa nazionale la violenza cieca ha ancora colpito il Paese a Nizza, facendo numerose vittime tra cui dei bambini». Lo scrive il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin nel telegramma inviato a nome di Papa Francesco al vescovo di Nizza André Marceau. «Condannando di nuovo tali atti – si legge nel testo – il Papa esprime la sua profonda tristezza e la sua vicinanza spirituale al popolo francese» e affida «alla misericordia di Dio le persone che hanno perduto la vita e si unisce di cuore al dolore delle famiglie in lutto».

Nelle parole di Parolin anche la solidarietà di Francesco «alle persone ferite e a tutti coloro che hanno contribuito ai soccorsi, domandando al Signore di sostenere ciascuno in questa prova». Ancora, «implorando da Dio il dono della pace e della concordia», il Papa invoca sulle «famiglie provate» e su «tutti i francesi» la benedizione divina.

Dalla Cei, sull’attenato di Nizza interviene il cardinale presidente Angelo Bagnasco, raggiunto dai microfoni di Tg2000, il telegiornale di Tv2000. «Certamente – dichiara – bisogna alzare il livello di guardia, attenzione e vigilanza per quanto umanamente possibile, ma non bisogna cedere alla paura che è un sentimento che smarrisce ulteriormente, non suggerisce delle buone soluzioni e comportamenti corretti e adeguati, anche per situazioni complesse e difficili come queste». Questo ennesimo episodio di «follia omicida», aggiunge il porporato, «s’inserisce in un contesto generale che deve destare e desta preoccupazioni e delle riflessioni comunitarie non soltanto di una città o di un Paese ma sempre più dell’Europa. L’Europa – sostiene – non deve assolutamente scoraggiarsi ma continuare a credere in se stessa e allo stesso tempo deve ripensare meglio se stessa, anche sotto la spinta di queste ulteriori minacce al continente europeo e ai suoi valori fondamentali». Quindi, a nome di tutti i vescovi italiani, Bagnasco esprime «la più grande vicinanza al popolo francese e a Nizza in particolare. La nostra preghiera – assicura – va per le vittime e i loro familiari segnati da questo profondo dolore».

«Sostegno e solidarietà» al popolo di Nizza e alle autorità di Francia assicurati anche dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. «La feroce propaganda del fondamentalismo di matrice islamista – osserva – ha trovato ancora una volta un folle esecutore che ha colpito in modo gravissimo tutta l’Europa nell’amica nazione francese nel giorno della sua Festa nazionale». E continua: «L’orrore, il dolore della Francia sono il nostro orrore, il nostro dolore. I morti di Nizza, di qualunque nazionalità, sono i nostri morti. Insieme con gli altri Paesi dell’intera comunità internazionale, anzitutto dell’Unione europea, proseguiremo l’impegno contro la violenza e il terrorismo, per affermare i valori di libertà, eguaglianza, fraternità, celebrati in Francia il 14 luglio. Non cederemo mai – è la conclusione – a chi predica e pratica la cultura della morte contro la vita delle persone e la libertà dei popoli».

15 luglio 2016