Sant’Egidio apre hub vaccinale per senza dimora

Nell'ex San Gallicano saranno vaccinati 120 fragili al giorno. Impagliazzo: «Nessuno escluso. Abituarsi a più vita». Il commissario Figliuolo: «Non lasciare indietro nessuno»

La Comunità di Sant’Egidio prende le distanze dal primo ministro del Regno Unito Boris Johnson il quale ha deciso di abolire ogni restrizione nonostante l’aumento vertiginoso dei casi di Covid spiegando che non se ne può fare a meno e che «dobbiamo abituarci a un aumento di morti». Il presidente della Comunità di Trastevere, Marco Impagliazzo, esprimendo «totale dissenso» a queste parole, ha rimarcato che bisogna invece «abituarsi a più vita».

Parole che si sono tramutate in fatti concreti con il Centro vaccinazioni Sant’Egidio inaugurato nel pomeriggio di ieri, 6 luglio, nel complesso dell’ex San Gallicano e riservato ai senza fissa dimora, agli immigrati in attesa di regolarizzare la loro posizione che non avrebbero accesso alle vaccinazioni, come centinaia di colf e badanti, e a tutti coloro che rischiano di essere esclusi dalla campagna vaccinale, per esempio gli anziani soli che non hanno compreso il motivo della vaccinazione o non sanno come accedervi.

Sant’Egidio apre hub vaccinale per senza dimora nel complesso dell’ex San Gallicano, 6 luglio 2021

Un’iniziativa il cui unico obiettivo è «non lasciare indietro nessuno, non solo dal punto di vista geografico ma anche per ciò che riguarda le persone meno fortunate che hanno lo stesso diritto a essere vaccinati in maniera corretta», ha aggiunto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo. Il generale ha visitato l’hub allestito in un grande salone solitamente utilizzato per le conferenze o i corsi di formazione.

Suddiviso in area registrazione, triage, vaccinazione e osservazione, il centro può accogliere, con il dovuto distanziamento, fino a 50 persone contemporaneamente per un totale di 120 vaccinazioni al giorno effettuate con il Moderna o il Johnson & Johnson. Ad accogliere i pazienti ci sono decine di volontari tra medici, infermieri e operatori amministrativi. «Tutti hanno diritto di vaccinarsi e il vaccino di ognuno è un aiuto alla salute di tutti», ha spiegato Impagliazzo, definendo il centro un’opera «bella, piena di diritti, importante dal punto di vista sociale oltre che sanitario». Dall’hub nel cuore di Roma si vuole diffondere il messaggio che «tutte le vite contano e nessuno deve rimanere escluso».

Sant’Egidio apre hub vaccinale per senza dimora nel complesso dell’ex San Gallicano, 6 luglio 2021

Il progetto è nato durante l’incontro del 26 maggio scorso tra i responsabili della Comunità e il commissario straordinario Figliuolo e ha incontrato la piena disponibilità della Croce Rossa Italiana, della Regione Lazio e dell’Asl Roma 1. Enti che «ci hanno messo un po’ di logistica e tanto cuore – ha proseguito Figliuolo – per fare qualcosa per i meno fortunati, che hanno bisogno di sentirsi chiamati e di venire in un centro che sappia accogliere, coccolare e proteggere». Ad ogni persona vaccinata viene consegnato un opuscolo con un numero telefonico da contattare per ogni necessità. Attivo 24h su 24, al numero risponde un operatore e un medico è sempre pronto «nei casi in cui bisogna intervenire per persone che non avrebbero altro modo per far sentire la propria voce», ha detto il generale.

Sant’Egidio apre hub vaccinale per senza dimora nel complesso dell’ex San Gallicano, 6 luglio 2021

Per l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ora si è in una fase in cui «se il cittadino non va a vaccinarsi, il vaccino deve andare dal cittadino. Ad oggi nel Lazio il 44% della popolazione ha completato l’iter vaccinale e l’obiettivo indicato dall’assessore è quello di arrivare «all’8 agosto con il 70% degli abitanti vaccinati. Grazie a questo hub si può raggiungere lo scopo».

Il presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, ha ricordato che spesso le strade dell’organizzazione «incrociano quelle di Sant’Egidio e questa è un’ulteriore occasione per fare la differenza nella vita dei più fragili. Il vaccino non è un privilegio e dobbiamo impegnarci perché non lo diventi nel nostro Paese. Anche gli immigrati irregolari hanno diritto immediato all’accesso al vaccino». All’inaugurazione erano presenti anche il direttore della Asl Roma 1, Angelo Tanese, e l’assessore regionale alle politiche sociali Alessandra Troncarelli.

7 luglio 2021