Sant’Egidio: il ricordo di Modesta Valenti

Commemorazione alla Stazione Termini, dove la donna morì 41 anni fa perché l’ambulanza si rifiutò di soccorrerla. Le celebrazioni per i senza dimora che hanno perso la vita

Non lasciare indietro nessuno. Non chiudere gli occhi verso chi soffre e vive di stenti. Fare in modo che storie come quella di Modesta Valenti non si ripetano più. Ieri, 31 gennaio, presso il binario 1 della stazione Termini la Comunità di Sant’Egidio ha voluto celebrare la memoria della donna senza dimora che 41 anni fa morì perché l’ambulanza che intervenne – allora il 118 non esisteva – si rifiuto di trasportarla in ospedale: troppo sporca, maleodorante e infestata dai pidocchi e rischiava di «contaminare il mezzo», si giustificarono allora gli operatori. Lasciata in strada, Modesta perse la vita dopo 4 ore di agonia, scatenando l’indignazione dell’opinione pubblica.

Tante le persone intervenute per assistere alla commemorazione, tra cui il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, il vescovo ausiliare di Roma delegato per la Carità Benoni Ambarus e Adriano Mureddu, Chief human resources officer di Ferrovie dello Stato italiane. «Non si sa molto di Modesta Valenti. Negli ultimi mesi del 1982, alcuni giovani di Sant’Egidio l’avevano incontrata, nei pressi della basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma. Chiedeva l’elemosina, un po’ timidamente, quasi di nascosto. “Ha mica qualcosa da darmi?”, diceva cortesemente, in dialetto friulano», ricordano da Sant’Egidio. Oggi Modesta Valenti è divenuta simbolo degli ultimi e degli emarginati della Capitale. Alla clochard di Trieste è stata intitolata anche una strada fittizia a Roma: via Modesta Valenti. Non esiste nello stradario ma viene usata per dare modo ai senza fissa dimora di ottenere l’iscrizione anagrafica, recandosi al servizio sociale del municipio presso cui abitualmente si trovano e ricevere aiuto dalle amministrazioni pubbliche e dalle associazioni di volontari.

L’incontro alla stazione Termine è solo il primo appuntamento di solidarietà organizzato da Sant’Egidio per non dimenticare chi vive nella strada in povertà estrema. «Domenica 4 febbraio, in centinaia – tra senza dimora, volontari loro amici e tutti coloro che vorranno unirsi – si ritroveranno alle 12 a Santa Maria in Trastevere per una solenne celebrazione in cui verranno ricordati i nomi di quanti, come Modesta, sono morti nella strada negli ultimi anni. Lo stesso avverrà nelle settimane successive in diversi quartieri della Capitale e in altre città italiane ed europee», fanno sapere gli organizzatori.

2 febbraio 2024