La basilica della Navicella chiude le porte

La causa: i lavori per la realizzazione della metro C. La comunità diventa “nomade”. Il parroco don Ghio: «Opportunità per essere meno scontati e distratti»

La causa: i lavori per la realizzazione della metro C. La comunità diventa “nomade”. Il parroco don Ghio: «Opportunità per essere meno scontati e distratti»

L’ultima Messa è stata celebrata sabato 10 settembre. Poi le porte della basilica di Santa Maria in Domnica alla Navicella sono state chiuse. Una decisione necessaria a causa dei lavori per la realizzazione della metro C, che passerà sotto la chiesa. Lavori che prevedono anche la messa in sicurezza della basilica, che dovrebbe riaprire tra 18 mesi, nell’aprile 2017. Intanto la comunità parrocchiale dovrà spostarsi in altre parrocchie per celebrare l’Eucaristia.

Necessità di riorganizzare le attività e relativi disagi per la comunità sono racchiusi nelle parole del parroco, don Sergio Ghio, che sabato 10 durante la Messa presieduta dal  vescovo ausiliare del settore Centro Gianrico Ruzza, ha distribuito ai fedeli una lettera. Un testo in cui spiega che «si tratta di una situazione che comporta un significativo disagio per la nostra comunità – ha scritto il parroco -. Ci sarà chiesta un’attenzione maggiore gli uni verso gli altri per gli spostamenti e le comunicazioni, nonché un’attenzione particolare per i luoghi che ci ospitano». Da domenica 18 settembre, come nelle prossime domeniche, la comunità celebrerà la Messa alle 11.30 nella cappella dell’ospedale dell’Addolorata e alle 19 nella chiesa di San Pietro in Vincoli. Nei giorni feriali, l’appuntamento è alle 19 nella chiesa di San Tommaso in Formis, mentre la Messa prefestiva da sabato 8 ottobre, alle 19, verrà celebrata nella chiesa di San Pietro in Vincoli. Fino a quella data verrà ospitata, invece, a San Tommaso in Formis.

La prima comunicazione della necessità di sottoporre la chiesa di Santa Maria alla Navicella a interventi di puntellamento e messa in sicurezza è stata diffusa a marzo dello scorso anno. Una decisione legata al cambio di percorso della metro C. Nei mesi successivi, si sono susseguite le verifiche e gli incontri in Vicariato al termine dei quali è stato giudicato opportuno chiudere del tutto la basilica. Dal momento che «tali interventi renderebbero disagevole lo svolgimento delle celebrazioni e l’utilizzo degli spazi». Si continueranno a svolgere le normali attività, invece, nel cortile della Navicella e nel centro giovanile, spazi che non saranno interessati dai lavori al via da ottobre con l’installazione dei primi ponteggi. Il parroco, però, ha preferito anticipare i tempi «per farci trovare pronti alle nuove esigenze. Le persone hanno reagito con disponibilità – spiega -. Spero che i disagi relativi a questi interventi non condizionino il numero dei fedeli che partecipano alle attività parrocchiali».

Inevitabilmente verranno condizionati però alcuni servizi, come la raccolta degli alimenti per i più bisognosi. «Stiamo cercando di capire come organizzare in maniera diversa la raccolta dei generi alimentari che abbiamo sempre fatto in parrocchia in seguito agli spostamenti che si rendono necessar – spiega don Ghio -. L’obiettivo è quello di non interrompere nessun servizio». Un’altra attività da riorganizzare è l’incontro dei bambini delle scuole elementari e medie. Finora il sabato pomeriggio si sono ritrovati alla Navicella, adesso dovranno spostarsi nella chiesa di San Pietro in Vincoli, dove verrà svolto prima un momento di oratorio e poi la catechesi, alla quale seguirà, alle 19, la Messa. Don Ghio guarda anche un aspetto positivo: «Questa situazione di disagio per tutti può diventare un’opportunità per essere meno scontati e distratti nel celebrare l’eucaristia e per avere una maggiore attenzione gli uni verso gli altri, oltre che per incontrare le altre comunità che ringrazio per l’ospitalità che ci concedono».

16 settembre 2016