Monsignor Ruzza vescovo: ausiliare per il settore Centro

LLa nomina del parroco di San Roberto Bellarmino annunciata dal cardinale Vallini. Nato a Roma, 53 anni, è stato segretario del Comitato per la Missione cittadina

La nomina del parroco di San Roberto Bellarmino annunciata dal cardinale Vallini davanti al personale del Vicariato. Nato a Roma, 53 anni, è stato segretario del Comitato per la Missione cittadina

Monsignor Gianrico Ruzza, del clero romano, è il nuovo vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il settore Centro. L’annuncio è stato dato dal cardinale vicario Agostino Vallini venerdì 8 aprile a mezzogiorno nel Palazzo Lateranense, in contemporanea con la diffusione della nomina da parte della Sala stampa della Santa Sede, davanti al vicegerente, ai vescovi ausiliari e al personale del Vicariato.

Nato a Roma il 14 febbraio 1963 e ordinato sacerdote il 16 maggio 1987 dal cardinale Poletti nella basilica di San Giovanni in Laterano, Ruzza è dal marzo 2006 parroco di San Roberto Bellarmino ai Parioli ed è prefetto della VI prefettura dall’ottobre 2011. Ha compiuto gli studi al Pontificio Seminario Romano Maggiore, di cui è stato poi assistente dal luglio 1987 al marzo 1990 e quindi vicerettore fino al settembre 1997. Ha conseguito la licenza di Diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana, si è iscritto al corso di dottorato alla Pontificia Università Lateranense e ha frequentato lo Studio rotale sostenendo tutti gli esami.

Nel “curriculum vitae” di monsignor Ruzza – cui il Papa ha assegnato la sede titolare di Subaugustal’incarico di segretario del Comitato per la Missione cittadina dal 1996 al 1999 in preparazione al Giubileo del 2000. Una «grande avventura», l’ha definita Ruzza nel suo primo saluto, ringraziando suor Lorenzina Colosi, «una grande donna», con cui condivise quella fatica. E il suo «curriculum variegato» è stato ripercorso dal cardinale Vallini subito dopo la lettura della lettera del nunzio apostolico in Italia, l’arcivescovo Bernardini, che annunciava la nomina.

Ruzza è dal gennaio 2011 presidente del Consiglio di amministrazione dell’istituto interdiocesano per il sostentamento del clero delle diocesi di Roma e Ostia. È stato segretario del Comitato locale per il Congresso eucaristico internazionale ospitato a Roma nel 2000, direttore dell’Ufficio Clero del Vicariato dal 2001 al 2006 e rettore delle chiese di San Lorenzo de’ Speciali in Miranda (dicembre 2000-marzo 2006) e di Santa Cecilia (giugno 1997-maggio 1998). Attualmente membro del Collegio dei consultori del Vicariato e Consigliere del Fondo speciale di solidarietà fraterna, è stato nel quadriennio 2008-2012 segretario del Consiglio pastorale diocesano. È stato assistente ecclesiastico dell’Apostolato Accademico Salvatoriano, dal 1996 è assistente spirituale delle comunità eucaristiche e dal 1997 anno è cappellano di Sua Santità. È stato anche presidente dell’Istituto dei Santi Spirituali Esercizi per uomini presso Ponte Rotto, dal 1997 al 2006.

«Prete romano doc», l’ha definito il cardinale Vallini, ringraziando il Santo Padre per il suo nuovo dono alla diocesi. «Monsignor Ruzza ama Roma e ha la gioia di avere ancora i suoi santi genitori che speriamo siano presenti all’ordinazione episcopale». Ordinazione prevista sabato 11 giugno, nel pomeriggio, nella basilica di San Giovanni in Laterano, per le mani del cardinale vicario (orario di inizio tra le 17 e le 17.30). Vallini ha sottolineato poi l’«esperienza spirituale» del presule eletto e il suo impegno di «tutore del benessere economico di tutti i sacerdoti» in qualità di presidente dell’Istituto interdiocesano di sostentamento del clero.

«Consapevolezza» e «responsabilità» sono le parole chiave indicate dal presule eletto nel suo saluto.  Innanzitutto la memoria della sua famiglia, «della fede che mi ha trasmesso, a cominciare da mia nonna, dell’educazione al sacrificio e alla croce che mi hanno testimoniato i miei genitori», ha detto Ruzza. «Negli anni della giovinezza aver seguito la chiamata del Signore nel cammino del sacerdozio è stata la scelta più bella che potessi fare». E «il Seminario Maggiore, che mi ha accolto poco più che adolescente, è stata per sedici anni la mia casa». Di qui il “grazie” agli educatori che lo hanno accompagnato.

Da quella “casa” alla «grande avventura» della Missione cittadina e del Giubileo, un evento dove – ha affermato Ruzza – «ho potuto sperimentare l’immensa varietà e ricchezza del popolo di Dio che vive in questa città e in questa Chiesa». Infine, la «piena sponsalità» compiuta nella parrocchia di San Roberto Bellarmino, dieci anni di esperienza e di impegno i cui fedeli sono stati e sono per Ruzza «una benedizione quotidiana». A loro dirà «un grazie speciale».

Ancora un ringraziamento dal presule eletto ai sacerdoti che sono stati esempio nella responsabilità e nel servizio, a cominciare dallo zio padre Gianfranco, barnabita, che dal giorno dell’ordinazione vive la sua missionarietà in Nord America e ora è gravemente malato. La gratitudine è stata espressa anche ai cardinali vicari che Ruzza ha conosciuto: per «la fiducia» a Vallini, per «l’arguta sapienza» a Poletti che lo ha ordinato sacerdote e a Ruini per la grande dedizione alla diocesi».

Un annuncio, per finire, e un affidamento. «Sarò al servizio della gioia, secondo quel modello di prete disponibile e felice che papa Francesco ci propone ogni giorno. Il grazie al papa è colmo di ammirazione per lo stile che mostra a tutti noi preti, stile di semplicità e di autenticità». L’affidamento alla Madonna della Fiducia, che invita tutti a pregare per il suo ministero.

8 aprile 2016