Pakistan, i leader religiosi insieme per la pace

All’indomani della strage di Pasqua avvenuta a Lahore, musulmani e cristiani si sono ritrovati per ribadire l’impegno comune contro il terrorismo

All’indomani della strage di Pasqua avvenuta a Lahore, musulmani e cristiani si sono ritrovati per ribadire l’impegno comune contro il terrorismo

Leader religiosi cristiani e musulmani si sono ritrovati insieme a Lahore, all’indomani della strage di Pasqua, per invocare la pace e ribadire l’impegno comune contro il terrorismo. A dare notizia dell’assemblea, organizzata nei locali della chiesa di Santa Maria a Lahore dal Consiglio per il dialogo interreligioso, è l’Agenzia Fides. «Questa – dichiara a Fides padre Francis Nadeem, provinciale dei Cappuccini in Pakistan e iniziatore del Consiglio per il dialogo interreligioso – è una dimostrazione significativa di armonia nazionale e di comune impegno interreligioso per la pace, la giustizia, la solidarietà».

Nel corso dell’assemblea, padre Nadee, ha ricordato le parole e i gesti di Papa Francesco e la sua scelta di dedicare l’Anno Santo straordinario al tema della misericordia. «Nella celebrazione del Giovedì Santo – ha detto -, lavando e baciando i piedi a richiedenti asilo e rifugiati, ha voluto esprimere misericordia e mostrare rispetto per tutti gli esseri umani, a prescindere da razza o religione». Il Papa, ha evidenziato ancora il francescano, ha lanciato un appello, «dicendo che l’atto barbarico dei terroristi in Pakistan ha convertito la gioia della Pasqua in dolore. E ha chiesto alle autorità del Pakistan di adottare misure immediate per garantire la sicurezza».

Anche Pir Shafaat Rasool, leader musulmano impegnato nel Consiglio per il dialogo interreligioso, ha richiamato l’esempio di Papa Francesco. «Tutti – ha detto – siamo chiamati a seguire il suo eccezionale dinamismo. Condanniamo l’atto spietato di radicali insensibili, che è contrario agli insegnamenti dell’Islam». Unanime la posizione degli altri leader religiosi presenti, che hanno rilevaato: «Siamo stanchi di trasportare cadaveri di persone innocenti sulle nostre spalle e condannare questo tipo di attacchi. Domandiamo al governo del Pakistan di vigilare specialmente sui finanziatori e sui promotori  delle organizzazioni terroristiche».

I partecipanti, riferisce l’Agenzia Fides, hanno acceso candele per ricordare i defunti, offrendo preghiere per le loro anime, ed espresso solidarietà con le famiglie di tutte le vittime.

30 marzo 2016