Torna la maratona “live” per la Terra

Il 22 aprile la seconda edizione di "#OnePeopleOnePlanet", l'iniziativa multimediale di 13 ore sull'Agenda 2030 promossa da Earth Day Italia e Focolari. Sassi: «Una staffetta di voci e cuori». Vivian: «Risalto alle realtà dei territori»

È partito il countdown per la seconda edizione multimediale di #OnePeopleOnePlanet, maratona globale di 13 ore dedicate alla Terra e agli obiettivi dell’Agenda 2030, organizzata da Earth Day Italia e dal Movimento dei Focolari di Roma, già promotori del Villaggio per la Terra. Giovedì 22 aprile, 51° anniversario di Earth Day, giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta, alle 7.30 partirà l’appuntamento live e temi dominanti saranno quelli legati alla tutela della natura, allo sviluppo sostenibile, all’educazione ambientale, con approfondimenti e testimonianze di esponenti del mondo della scienza, della cultura, dello spettacolo e dello sport.

Anche quest’anno il protrarsi dell’emergenza sanitaria non consente l’allestimento a Villa Borghese del Villaggio per la Terra, che fino al 2019 ha richiamato oltre 200mila visitatori. L’evento si sposta quindi in digitale con una maratona televisiva in diretta su RaiPlay e sulla piattaforma Onepeopleoneplanet.it. Si tratta di «una staffetta di voci e di cuori», afferma Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, un’esperienza «travolgente dal punto di vista organizzativo ma anche emozionale». Per questa nuova edizione i promotori hanno «consolidato l’impegno mediatico» sperando che presto si possa tornare a realizzare in presenza il Villaggio per la Terra che per una settimana animava il Galoppatoio di Villa Borghese e la Terrazza del Pincio. Sassi non esclude che in futuro si possa mantenere anche la formula online, che «permette di raggiungere centinaia di milioni di persone nel mondo». Lo scorso anno le visualizzazioni da ogni parte del pianeta sono state oltre 40 milioni; «una sorpresa» che ha reso tangibile il «desiderio di costruire il sentimento di un’unica famiglia umana in una casa comune».

Molto presenti i giovani, per «dare valore e offrire uno spazio ufficiale e costruttivo al loro impegno per l’ambiente», aggiunge Federica Vivian, del Movimento Focolari di Roma e nel direttivo organizzativo dell’evento. Si concretizza così il motto di Chiara Lubich “Giovani di tutto il mondo unitevi”, che rafforza l’ambizione degli organizzatori di «creare ponti e raccontare storie simili tra loro che si svolgono da una parte all’altra del pianeta. Nella maratona si dà spazio alla rete di rapporti che vive tutto l’anno – dice Vivian -, un intreccio di vite che trovano visibilità dando risalto alle realtà territoriali». A tal proposito ricorda l’esperienza dei giovani redattori della rivista Teens, che per il format dell’anno scorso hanno creato un Tg che racconta storie di fraternità nel mondo. «Ora hanno coinvolto altre redazioni simili in altri Paesi – spiega Vivian – e durante la diretta ci sarà anche la testimonianza di Francisco, l’ecologista colombiano di 11 anni minacciato di morte per le sue campagne ambientaliste».

Il presidente di Earth Day Italia confessa che per avviare la macchina di #OnePeopleOnePlanet gli organizzatori hanno tratto «forza e coraggio» dagli insegnamenti di Papa Francesco. In particolare dalla Laudato si’ , scritta, osserva Sassi, quando «nel mondo non c’era un sentimento comune sulla questione climatica e ambientale». Attraverso l’enciclica il Papa «è riuscito a creare una tale condivisione su questi temi che a Parigi si è chiuso il primo storico accordo sul clima dopo 20 conferenze andate a vuoto – prosegue -. Il coronavirus, nella sofferenza e nel dolore, ha paradossalmente ricreato un altro momento fondamentale e il Papa ha saputo leggerlo spiegando che la fragilità umana e quella dell’ecosistema meritano il nostro rispetto perché siamo tutti nella stessa barca».

20 aprile 2021