All’Università Lateranense si “adottano” studenti

Il progetto di borse di studio, attivo dal 2009, ha permesso a 600 corsisti di tutto il mondo, ecclesiastici e laici, di formarsi nell’ateneo pontificio

Il progetto di borse di studio, attivo dal 2009, ha permesso a 600 corsisti di tutto il mondo, ecclesiastici e laici, di formarsi nell’ateneo pontificio 

Dal 2009 sono state oltre 600 le borse di studio finanziate attraverso lasciti e donazioni che hanno sostenuto ecclesiastici e laici nei loro studi alla Pontificia Università Lateranense. Il progetto si chiama “Adotta uno studente”; è la campagna della Fondazione Civitas Lateranensis che nasce alla luce della sua stessa mission: «Dare ai meno abbienti una preparazione universitaria per potere fare del bene nel mondo». «Il Papa ce lo ha detto fin dai primi discorsi sull’educazione», dice Giulio Carpi, consigliere delegato della Fondazione Civitas Lateranensis – «”Sappiate distinguervi per la vostra costante attenzione alla persona, in modo speciale agli ultimi, a chi è scartato, rifiutato, dimenticato”».

“Adotta uno Studente” è anche «un appello alla comunità tutta per sostenere lo sviluppo dei talenti, per favorire la crescita di chi non ha risorse ma doti straordinarie». Chi deciderà di partecipare al sostegno di un corsista potrà «contribuire direttamente all’opera di innovazione della Chiesa, rendendola capillare e concreta; sostenere persone dotate di talento e nella necessità di innovare le chiese locali; vedere ricadere il valore e l’effetto del proprio investimento non solo sui corsisti partecipanti alla scuola ma anche sui loro territori di appartenenza».

 

9 giugno 2017