«Abbiamo seguito, questa notte, con grandissima preoccupazione, le terribili notizie che venivano da Nizza. Manifestiamo, quindi, da parte di Papa Francesco e nostra, tutta la partecipazione e solidarietà alle sofferenze delle vittime e dell’intero popolo francese, in quello che doveva essere un grande giorno di festa. Condanniamo nella maniera più assoluta ogni manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo, di attacco contro la pace». È il commento che arriva dal direttore della Sala stampa vaticana padre Federico Lombardi, poche ore dopo la strage di Nizza, dove un camion si è lanciato contro la folla, nella festa del 14 luglio.

Dolore e sconcerto anche nelle parole dei vescovi francesi. In una nota monsignor Olivier Ribadeau Dumas, presidente della Conferenza episcopale d’oltralpe, scrive: «La solidarietà nazionale sarà più forte del terrorismo. La nostra preghiera raggiunge tutte le vittime e i loro cari». E un invito alla preghiera è arrivato nella notte, insieme alla piena condanna dell’attentato, da parte del Consiglio francese del culto musulmano  e della Grande Moschea di Parigi. In un comunicato congiunto i due enti definiscono «odioso e spregevole» l’attentato che «ha colpito la Francia nel giorno stesso della sua Festa nazionale in cui si celebrano i valori della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità». Quindi invitano i loro fedeli a pregare oggi, venerdì 15 luglio, «in memoria delle vittime di questo attacco barbaro».

15 luglio 2016