De Donatis al nuovo vescovo Gervasi: «Ama follemente la Chiesa»

Nella basilica lateranense l'ordinazione episcopale presieduta dal cardinale vicario. L'esortazione a «ricalcare le orme di Cristo, contro ogni strumentalizzazione del Vangelo». Il presule è ausiliare di Roma sud e delegato per la pastorale familiare

Il Vangelo di Luca è il Vangelo della misericordia nel quale Gesù, attraverso le sue parabole, manifesta l’amore e la predilezione di Dio per i più piccoli, i poveri, gli emarginati e i peccatori. Nel giorno in cui la Chiesa fa memoria dell’evangelista del “perdono” il cardinale vicario Angelo De Donatis ha raccomandato a don Dario Gervasi, al quale ieri sera, 18 ottobre, ha conferito l’ordinazione episcopale, di prendere Luca come esempio e patrono del suo ministero. «Devi annunciare questo volto misericordioso di Dio a tal punto che prenda carne nel tuo volto, nei tuoi gesti e nelle tue parole – ha rimarcato il porporato -. Sarà questa la più bella delle tue “imitazioni”, sarà una trasformazione che darà forma non solo al tuo volto ma a tutta la tua vita». Nominato da Papa Francesco vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il settore Sud, titolare della sede di Subaugusta, monsignor Gervasi curerà in modo particolare la pastorale familiare per la diocesi di Roma. Conconsacranti della celebrazione svoltasi a San Giovanni in Laterano, l’arcivescovo di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado Giovanni Tani, per vent’anni padre spirituale del nuovo vescovo, e il vescovo di Civitavecchia – Tarquinia Gianrico Ruzza, suo predecessore alla guida pastorale del settore sud di Roma.

ordinazione episcopale don Dario Gervasi, San Giovanni in Laterano, 18 ottobre 2020

Legato a don Gervasi da un’amicizia trentennale, il cardinale lo ha esortato a ricalcare le orme di Cristo esercitando «fermezza contro ogni strumentalizzazione e contraffazione del Vangelo» e a essere un «padre mitissimo verso i piccoli che Dio affida come il suo tesoro più prezioso». Come motto episcopale don Dario ha scelto «La carità di Cristo ci muove», tratto dalla seconda Lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi, e rifacendosi a questo passo il vicario del Papa lo ha esortato ad «amare follemente la Chiesa, popolo di fratelli amati da Dio e scelti da lui». Una relazione unica tra il Padre e i suoi figli al servizio della quale il nuovo vescovo deve mettersi con il «cuore di pastore» per poter vedere manifestata «l’opera di Dio lì dove i calcoli umani non credevano potesse germogliare nulla». Tra i consigli anche quello di proseguire a confidare sempre «nella potente mano di Dio». È in questo affidamento totale di don Gervasi che il porporato legge il suo «segreto della serenità e del buonumore».

De Donatis ha ricordato che ieri si celebrava anche la Giornata missionaria mondiale, che aveva per tema “Eccomi, manda me. Tessitori di fraternità” e si è detto «sicuro» che il nuovo vescovo impiegherà tutte le sue energie «per creare comunione e tessere legami di fraternità». Ieri, inoltre, ricorreva il 50° anniversario di sacerdozio di don Andrea Santoro, il sacerdote romano fidei donum ucciso il 5 febbraio 2006 in Turchia. Ricordandolo, il cardinale ha letto uno stralcio del diario di don Andrea il quale scriveva che «al pastore stanno a cuore le pecore. Non cerca la sua gloria ma cerca la gloria del Padre».

La liturgia dell’ordinazione prevede molti riti: gli impegni dell’eletto sul proposito di custodire la fede e di esercitare il proprio ministero; la prostrazione durante il canto delle litanie dei santi; l’imposizione delle mani da parte del cardinale De Donatis e degli altri vescovi presenti; l’imposizione del libro dei Vangeli sulla testa dell’eletto durante la preghiera di ordinazione; l’unzione crismale; la consegna del libro dei Vangeli, dell’anello episcopale, della mitria e del pastorale; l’insediamento di Gervasi al primo posto fra tutti i vescovi concelebranti. Il momento dell’ordinazione è stato accompagnato da un caloroso applauso dei fedeli che si è ripetuto quando il nuovo vescovo ha attraversato le navate per benedire i presenti mentre il coro della diocesi di Roma, diretto da monsignor Marco Frisina, intonava il Te Deum.

ordinazione episcopale don Dario Gervasi, San Giovanni in Laterano, 18 ottobre 2020

Nel suo breve saluto don Dario non ha nascosto che «questo passaggio» lo commuove molto. «Spero di essere all’altezza di questo compito – ha aggiunto -. Ci attende una nuova stagione di evangelizzazione che nasce dall’ascolto della città e della voce dello Spirito Santo e abbiamo l’Incontro mondiale delle famiglie da organizzare per il 2022».

19 ottobre 2020