De Donatis: nell’angoscia, affidiamoci all’amore misericordioso del Padre

Il vicario del Papa ha presieduto la Messa al Divino Amore, al termine della giornata di preghiera e digiuno per l’emergenza sanitaria. «Qui c’è tutta la Chiesa». La preghiera del Papa alla Vergine: «Ci affidiamo a te, Salute dei malati»

Il sentimento umano e «duro» dell’angoscia può essere lenito dalla consapevolezza che quello del Padre è un amore misericordioso che non viene mai meno. Su questo nucleo tematico il cardinale vicario Angelo De Donatis ha costruito la sua omelia in occasione della celebrazione – trasmessa in diretta su TV2000 e sui canali social diocesani – che ha presieduto ieri sera, 11 marzo, nel Santuario della Madonna del Divino Amore, al termine della giornata di digiuno e preghiera promossa dalla diocesi in questa situazione di emergenza sanitaria. Pur senza la presenza dei fedeli, secondo le disposizioni di questi giorni in cui tutti siamo chiamati a rimanere nelle nostre abitazioni per non diffondere il contagio, «qui c’è tutta la Chiesa riunita davanti all’Amore divino del Padre e del Figlio – ha detto il porporato – per gridare con le parole del salmo: “Salvami, Signore, per la tua misericordia”».

Guardando all’icona mariana realizzata sul finire del 1300, oggi custodita all’interno del santuario antico ma che un tempo era dipinta in affresco sulla torre dell’antica fortezza di Castel di Leva e che è legata, tra gli altri miracoli, alla salvezza della Capitale durante il secondo conflitto mondiale, De Donatis ha invocato «l’intercessione potente della Madonna. «Siamo qui, nel tempo del coronavirus – ha detto il cardinale –, con tanta fede ma anche con tutta l’angoscia che sentiamo nel cuore» e tuttavia «ci consola sapere e ricordare che anche Gesù ha provato questo sentimento nel Getsemani, esprimendo però, pur nell’angoscia, fiducia nel Padre». Da qui l’invito a vivere «questa consapevolezza che è stata permanente nel cuore di Gesù: nessuno può strappare l’uomo che crede in Dio dalle mani del Padre, le stesse che ci hanno donato e consegnato il Figlio come dono d’amore».

Coronavirus, Messa Divino Amore a porte chiuse, De Donatis, 11 marzo 2020Nel momento della prova, Cristo «in estrema libertà prende su di sé la croce, donando la sua vita per riscattare tutti gli uomini dalla paura, e chiede per tre volte la vicinanza dei discepoli nella preghiera, ma senza riceverla; allora si tuffa alla fine nelle mani e nel cuore del Padre, sperimentando la consolazione divina». Anche per ciascuno di noi, oggi, in questo momento di preoccupazione e paura, «affidarsi alle mani di Dio significa custodire la consapevolezza che siamo da sempre e per sempre in quelle mani», ha proseguito De Donatis, e dunque «l’unica cosa utile ed efficace è metterci in ginocchio alla presenza di Dio: questa comunione nella preghiera ci spingerà, in tempi di distanza forzata, a trovare nuove vie di vicinanza, vincendo ogni forma di egoismo».

In conclusione, il cardinale ha invitato alla solidarietà e «a mettere in atto un di più di cura e di attenzione in questo tempo particolare, esercitando la fantasia della carità». La diocesi di Roma ha infatti lanciato in questi giorni una raccolta fondi straordinaria a sostegno di medici, infermieri e operatori sanitari, per essere vicini, con un segno di elemosina, a tutti quanti si stanno spendendo nella cura dei malati. Questo l’iban per versare le somme: IT 25 E 05216 03229 0000 0009 2433; causale “Offerte emergenza coronavirus – Centro per la pastorale sanitaria”.

Prima dell’inizio della celebrazione era stato diffuso un video messaggio in cui Papa Francesco, come segno di speranza, ha rivoltola sua preghiera alla Vergine, affidando la città, l’Italia e il mondo alla protezione della Madre. «Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede – ha pregato il pontefice -. Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai». La preghiera del Papa, con l’immagine della Madonna del Divino Amore, sarà disponibile per tutte le parrocchie ed è già sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

La Messa di De Donatis al Divino Amore di ieri sera è stata la prima di una “catena” di preghiera che terrà uniti i romani, in comunione con la Chiesa in Italia, fino al mercoledì della Settimana Santa, con una celebrazione nel santuario di Castel di Leva ogni sera alle 19. La liturgia sarà trasmessa in diretta tv da Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre) e anche in streaming sulla pagina Facebook della diocesi.

12 marzo 2020